Coronavirus

Spunta il tampone differenziale: cosa è e quando dovete usarlo

L'Istituto Spallanzani di Roma sta per ultimare un kit in grado di distinguere e stabilire quale dei due virus abbia infettato il paziente: sarà disponibile da gennaio. In Veneto, invece, è già operativo il tampone "multiplex"

Spunta il tampone differenziale: cosa è e quando dovete usarlo

Complice anche il meteo, stiamo per entrare nel periodo dell'anno in cui scoppia l'influenza stagionale: tosse, febbre e raffreddore ci accompagnano da sempre da dicembre fino a primavera. In tempo di pandemia, però, anche una normale febbriciattola farebbe scattare l'ansia di aver contratto il Covid-19. Diventa fondamentale l'uso di un tampone diverso e più specifico, il tampone 'differenziale'.

Di cosa si tratta

È per questo motivo che l'Istituto Spallanzani di Roma sta mettendo a punto un kit per riconoscere, con un unico tampone, se si tratta di virus influenzale (di tipo A o B), se è il virus respiratorio sinciziale (Vrs) o se c'è di mezzo il Sars-Cov-2. In pratica, questa nuova metodologia riesce a distinguere le vari infezioni ed impedisce così la corsa al pronto soccorso se si tratta di semplice influenza. L'idea è nata per agevolare sia la popolazione che gli operatori sanitari dal momento che i sintomi iniziali sono, spesso, sovrapponibili.

L'autorizzazione del tempone differenziale dovrebbe arrivare a giorni e da gennaio sarà a disposizione dei medici. Il Veneto è stata la prima regione che ha già adottato uno strumento simile, il tampone molecolare 'multiplex' avviato dal Laboratorio di Microbiologia del Dipartimento di Malattie Infettive e Tropicali dell'ospedale di Negrar, anche questo in grado di riconoscere tre virus diversi.

"I sintomi sono sovrapponibili"

"La nostra scelta è stata dettata dal fatto che i sintomi del nuovo Coronavirus sono assolutamente sovrapponibili a quelli di un’influenza o di una polmonite", ha spiegato la dottoressa Francesca Perandin, biologa e responsabile del Laboratori, in un'intervista a Veronasera. "Dal punto di vista clinico quindi è impossibile discernere quale sia il virus che causa gli effetti patologici quali febbre, tosse, difficoltà respiratorie. A darci un aiuto da questo punto di vista è la tecnologia che offre sistemi multiplex Pcr capaci di ricercare contemporaneamente l’Rna dei tre virus“.

Vaccini antinfluenzali insufficienti

Un altro dei problemi causati dalla pandemia è la mancanza dei vaccini contro l'influenza, quanto mai di fondamentale importanza per i motivi appena descritti. Come si legge sul Messaggero, la Regione Lazio ha protetto un milione di persone (per lo più anziani, soggetti fragili e malati cronici) ma è molto lontano l'obiettivo di vaccinare 2,4 milioni di residenti soltanto a Roma, anche perché l'azienda Sanofi non ha ancora inviato oltre mezzo milione di fiale già pagate. Ecco perché si è resa necessaria una strategia che tamponasse, è proprio il caso di dirlo, l'ondata influenzale prevista contemporaneamente all'emergenza Covid. Ma il problema non è stato circoscritto soltanto al Lazio: anche la Lombardia, specialmente in una prima fase, ha sofferto la mancanza dei vaccini antinfluenzali denunciata da numerosi medici di base.

Insomma, con il tampone differenziale si potrebbe evitare il panico generale quando, a gennaio, è previsto il picco d'influenza ed il mix esplosivo a causa del Coronavirus.

Il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo), Filippo Anelli, si dice molto preoccupato per la "somma" dei due virus, specialmente in vista delle festività natalizie che potrebbero provocare un aumento dei casi Covid e mettere a dura prova il Servizio sanitario nazionale.

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