«In nome del profeta Maometto» ha accoltellato due agenti francesi in un attacco suicida davanti a una stazione di polizia di Cannes. Lakhdar Benrabah, 37 anni, incensurato, era sbarcato illegalmente in Italia nel 2008 e aveva un permesso di soggiorno del nostro Paese, che gli è servito per spostarsi in Francia dopo aver vissuto per otto anni soprattutto a Napoli. «Non ha precedenti penali e non risulta alcun collegamento con ambienti jihadisti durante la sua permanenza in Italia», spiega al Giornale una fonte dell'antiterrorismo.
Però Benrabah si è presentato ieri mattina alle 6,35 davanti a un commissariato e ha fatto finta di chiedere informazioni per avvicinarsi a un mezzo della polizia con quattro agenti. Poi ha aperto di scatto la portiera posteriore sinistra tirando fuori un coltello per colpire al petto tre volte un poliziotto incredulo, che si è salvato grazie al giubbotto antiproiettile. Il terrorista gridava che agiva nel nome del profeta Maometto e Allah o akbar, Dio è grande. Poi ha cercato di colpire un altro agente seduto davanti, che ha schivato il fendente. Le telecamere di sicurezza hanno ripreso tutto. L'attacco era suicida, folle, all'arma bianca, per farsi ammazzare, in stile Isis. Due degli agenti sono scesi dalla macchina e hanno sparato all'aggressore compresi due colpi alla schiena. L'algerino è piantonato in ospedale fra la vita e la morte. Sul posto è arrivato il ministro dell'Interno, Gérald Darmanin, che ha rivelato l'arrivo del terrorista dall'Italia. Benrabah non era mai stato segnalato prima. «Da alcune settimane, aveva fatto domanda per una carta di residente in Francia - ha spiegato il ministro -. La prefettura non l'aveva concessa, ma gli ha rilasciato una ricevuta per poter studiare la richiesta».
Benrabah era arrivato a Cannes nel 2016, come si capisce dalle foto postate sulla pagina Facebook. Fonti investigative italiane confermano che è sbarcato a Cagliari nel 2008, dove è stato fotosegnalato con diverse generalità e «respinto» con il foglio di via. Quell'anno erano arrivati circa 1.500 algerini sulle coste sarde, un boom iniziato nel 2007. Benrabah è originario di Skikda, una città portuale nel nord del paese con vicino delle montagne da sempre rifugio di jihadisti, prima di al Qaida e dal 2015 del Katibat Ansar El Khilafa, i seguaci del Califfato.
Il futuro accoltellatore di Maometto aveva 24 anni quando ha attraversato il Mediterraneo per sbarcare in Sardegna. Probabilmente è rimasto illegalmente in Italia fino a ottenere un primo permesso di soggiorno a Napoli nel 2011, dove viveva in un «basso» a Forcella. Prima faceva l'ambulante e poi ha aperto una piccola impresa edile fai-da-te, stessa attività registrata a Cannes. Il profilo di Tik Tok è vuoto e nella pagina Facebook con il suo nome non c'è nulla che porti a una deriva jihadista. «Il problema è come mai in Italia fanno i bravi e poi in Francia si fulminano la testa trasformandosi in terroristi», si chiede una fonte del Giornale, che lavora al caso. Il permesso di soggiorno della Questura di Napoli è stato convertito tre anni fa in una carta di soggiorno a tempo indeterminato valida per tutta l'area Schengen. Benrabah era già a Cannes dove dev'essersi radicalizzato fino all'attacco di ieri.
La Francia ha subìto una decina di attentati con armi bianche dal 2016. L'ultimo il 23 aprile a Rambouillet, dove è stata sgozzata una funzionaria amministrativa del commissariato di polizia locale. Il tunisino Brahim Aoussaoui sbarcato a Lampedusa ha ammazzato tre innocenti alla cattedrale di Nizza un anno fa. Mohamed Lahouaiej Bouhlel che ha massacrato con un camion 89 persone sul lungomare di Nizza veniva spesso in Italia per aiutare i profughi siriani ed era stato anche fermato a Ventimiglia.
Un altro algerino, Khaled Babouri, era sbarcato in Sardegna e ha ammazzato a colpi di machete due poliziotte in Belgio. Anis Amri arrivato sempre via mare era il terrorista della strage al mercatino natalizio di Berlino nel 2016.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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