Barletta, 50enne morso da vedova nera: salvo grazie ad un antidoto

L’uomo era stato punto ad una gamba mentre lavorava in un giardino alla periferia di Margherita di Savoia. L'antidoto che ha salvato la vita al 50enne è arrivato in aereo da Linate a Bari

Vedova nera del Mediterrano (Wikipedia)
Vedova nera del Mediterrano (Wikipedia)

Paura ieri pomeriggio a Barletta dove un uomo di 50 anni è stato salvato grazie a un siero specifico, somministrato per la prima volta in Italia, dopo essere stato punto ad una gamba da una malmignatta, un ragno mediterraneo potenzialmente letale che appartiene alla famiglia della vedova nera.

L'uomo stava lavorando in un giardino alla periferia di Margherita di Savoia quando è stato morso dal pericoloso animale ed ora ricoverato nel reparto di rianimazione dell'ospedale Dimiccoli a Barletta.

La vittima era stata subito soccorso e trasportata dagli operatori del 118 di Zapponeta al pronto soccorso dopo aver avvertito convulsioni e violenti dolori alle articolazioni, ai muscoli e all’addome.

I medici, che avevano definito "critica" la situazione, si sono rivolti d’urgenza al Centro nazionale antiveleni Maugeri di Pavia. Dopo la diagnosi di avvelenamento, senza perdere neanche un istante, è stato recuperato il siero specifico anti-vedova nera.

Rapidissima è partita la macchina dei soccorsi coordinata dalla prefettura di Barletta che, in collegamento con quella di Pavia, ha disposto il trasferimento del prezioso farmaco all'aeroporto di Linate dove è stato imbarcato su un volo di linea dell’Alitalia fino a Bari.

Giunto in Puglia, l'antidoto è stato trasportato dagli agenti della Polstrada fino all'ospedale di Barletta dove era ricoverato il paziente. Dopo circa un'ora e mezzo dalla somministrazione del farmaco, l’uomo è stato stabilizzato tanto che ora non verserebbe più in pericolo di vita.

"La diagnostica da puntura di vedova nera è molto difficile", commenta Carlo Locatelli, direttore del Centro nazionale antiveleni di Pavia. "Se non si interviene rapidamente possono verificarsi complicazioni serie, con conseguenze molto gravi che possono portare anche alla morte.

In Italia casi di questo tipo possono verificarsi nelle regioni con alte temperature come quelle del Sud, quando si manifestano un caldo precoce e forte umidità. Questa annata è a rischio, proprio perché ci sono le condizioni tipiche che ne permettono la dischiusura delle uova e lo sviluppo delle larve".

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