Cronache

Bordate di fuoco tra Rocco Casalino e Filippo Facci: "Non sai quanto io ti disprezzi"

Sono lettere al veleno quelle che si sono scambiati per mezzo stampa Filippo Facci e Rocco Casalino, che ha minacciato querela contro il giornalista

Bordate di fuoco tra Rocco Casalino e Filippo Facci: "Non sai quanto io ti disprezzi"

Volano stracci tra Filippo Facci e Rocco Casalino, che sul quotidiano Libero si scambiano accuse e insulti in punta di penna attraverso missive di fuoco. Dopo la critica al vetriolo di Aldo Grasso, il portavoce di Palazzo Chigi ha iniziato a esporsi sui social per difendere la sua posizione. Che Rocco Casalino rinneghi la sua partecipazione al Grande Fratello, che è stata (volente o nolente) una tappa fondamentale del suo percorso di vita è cosa nota. Dopo l'intervista rilasciata al settimanale Oggi, il portavoce di Giuseppe Conte continua a esporsi, ma sempre e solo sulla carta stampata.

Rocco Casalino definisce "offese gratuite nei miei confronti e accuse infamanti volte esclusivamente a screditare il mio lavoro e il mio nome" le parole del giornalista Filippo Facci e afferma di non rinnegare affatto il suo passato ma di andare fiero del "duro percorso di studi" e delle "esperienze professionali" che l'hanno portato dove si trova oggi. "Ricordo a Facci, infatti, che ho una lunga esperienza nel mondo del giornalismo e della comunicazione. Oltre a essere un giornalista da più di tredici anni, sono stato anche per diversi anni a capo della comunicazione del Movimento 5 Stelle", prosegue Rocco Casalino, che ribadisce di essersi laureato ottenendo "ottimi risultati".

Rivendica il suo ruolo, che ricopre "ogni giorno con il massimo impegno e professionalità" e nonostante questo si sente una vittima, ponendosi a un livello di maggiore moralità: "C’è ancora chi mi critica strumentalmente solo sulla base di un forte pregiudizio. Io non scenderò al livello di Facci. Sono solito confrontarmi sul campo, con onestà intellettuale e non denigrare il lavoro altrui per screditare la reputazione di chi si ha di fronte". Una presunta moralità superiore di cui, però, si perde ogni traccia nella riga successiva: "Se Facci, che a scuola mi risulta fosse l’ultimo della classe, oggi può fare 'l’intellettuale', a maggior ragione il sottoscritto - diplomato con il massimo dei voti, laureato in ingegneria, che parla 5 lingue, giornalista professionista - può fare il portavoce del Presidente del Consiglio". Rocco Casalino conclude la sua missiva contro Filippo Facci riservandosi la possibilità di querelare il giornalista.

Filippo Facci non ha perso tempo nella sua replica: "Tu non hai neppure la più pallida idea di quanto io ti disprezzi, e ti do del 'tu' come si fa con le cose, non dovendo io neppure rispettare una carica elettiva che non hai mai avuto". Il giornalista afferma che gli sia stato chiesto di rispondere a Casalino, alla cui lettera quale lui non avrebbe dato seguito. "Sino alla quarta elementare mi portavano in giro per le scuole come fenomeno del disegno e della matematica: ma non sono mai stato così idiota da misurare l’intelligenza di una persona dal livello di studi. Solo gli ignoranti lo fanno", scrive Filippo Facci, replicando all'insistenza di Rocco Casalino nell'ostentare il suo titolo di studio.

Il giornalista si dice incuriosito dal fatto che il "duro percorso di studi con ottimi risultati da ingegnere (unica laurea italiana che dovrebbe assicurare subito un lavoro)", abbia avuto per Casalino "lo sbocco naturale" al Grande Fratello. Filippo Facci, poi, sferra un altro attacco a Casalino: "Come giornalista non sei mai stato niente, e le tue 'esperienze professionali', quelle che ti hanno portato a comandare la comunicazione dei grillini e di questo presidente del consiglio (scritto minuscolo) non sono referenze: sono il problema, sono la vergogna ingoiata da un Paese che si è immerdato in questa perdurante penitenza". La chisura di Filippo Facci è altrettanto dura: "È passato il colera, passerà il Covid e passeranno i grillini.

Attendo la tua querela (querelare sarebbe da te) anche perché tanto, grazie ai tempi della vostra giustizia, andremo a giudizio quando sarete polvere di cui nettarsi i piedi. "

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