Brescia, sindaco Pd si arrende a immigrati e barboni: chiusa la stazione

Troppe persone dormono nell'atrio: il sindaco di Brescia decide di chiudere alcuni ingressi già dal pomeriggio e la stazione dalle 23.45 alle 4.45

Brescia, sindaco Pd si arrende a immigrati e barboni: chiusa la stazione

La sinistra sta per anni a guardare, accetta bivacchi nelle stazioni senza muoversi e poi, quando l'attenzione diventa eccessiva, decide di chiudere la stazione a tutti i cittadini. Invece di risolvere il problema dei balordi che dormono nella biglietteria della stazione di Brescia, il sindaco Pd Emilio del Bono ha deciso di chiudere le porte dello snodo ferroviario dalle 23.45 alle 4.45 di notte.

Una soluzione, forse funzionale, ma tardiva e non farà altro che spostare di qualche mentro il problema. Per rimuovere gli immigrati, i barboni, i tossicodipendenti e i questuanti i bresciani dovranno fare a meno di entrare dalle porte le sei entrate secondarie della stazione sin dal tardo pomeriggio.

Simona Bordonali, assessore regionale alla Sicurezza, non si è trovata d'accordo con la mossa del sindaco PD. "Ora cosa faranno sindaco e prefetto - si chiede - chiuderanno anche via Milano e piazza Vittoria?". Quella dell'amministrazione Del Bono, infatti, sembra una resa senza condizioni.

A quanto pare l'unico modo per liberarsi dai balordi è limitare le libertà e i servizi ai cittadini che per anni hanno dovuto subire una situazione di totale disagio.

Ma è il solito sinistro ritornello. Accettare per anni degrado e disagi e poi farli pesare sulle spalle della gente. Sperando che possa funzionare.

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