Carabiniere trovato morto nei boschi: si sarebbe sparato con la pistola d'ordinanza

L'uomo aveva 50 anni ed era il comandante della stazione di Tolmezzo, in provincia di Udine. A ritrovare il suo corpo sarebbero stati gli stessi militari dell'arma

Carabiniere trovato morto nei boschi: si sarebbe sparato con la pistola d'ordinanza

Si sarebbe tolto la vita con la pistola d’ordinanza. Così è morto un luogotenente dei carabinieri di 50 anni. Il corpo dell’uomo è stato trovato a bordo della sua auto nei boschi vicino al lago di Cavazzo, in provincia di Udine. Secondo le prime ricostruzioni, sembra che siano stati gli stessi militari dell’arma a scoprirlo nella mattinata di ieri.

L’ufficiale comandava la stazione di Tolmezzo. L’uomo era originario della Carnia ed era entrato nei carabinieri nel 1991. Aveva seguito il corso in Sardegna e dopo un periodo di servizio trascorso al nucleo operativo dell’arma di Venezia, era ritornato in Friuli. Dal 2004 al 2014 era stato comandante della stazione di Villa Santina e poi era passato a guidare quella di Tolmezzo, incarico che stava ricoprendo. Lascia una moglie e una figlia.

La scomparsa del comandante dei carabinieri ha suscitato un vasto cordoglio nella comunità friulana e veneziana. L’assessore regionale alla Sicurezza del Friuli Venezia Giulia, Pierpaolo Roberti, ha espresso il suo cordoglio alla famiglia e ai colleghi del luogotenente. "È una tragedia - ha detto l'assessore - che colpisce uomini e donne che ogni giorno prestano la loro opera per garantire sicurezza e che lascia un senso di profondo sconforto”.

La notizia è stata ripresa anche dal sito InfoDifesa.it, che ha sottolineato come “nel silenzio dei media, continua la strage silenziosa degli appartenenti alle Forze di Polizia, numeri che stracciano ogni statistica e che dovrebbero far capire che il problema non è solo di natura familiare o economico, è un malessere più profondo e inascoltato”. Il portale di informazione del comparto sicurezza e difesa ha ricordato che i suicidi si ripetono con una cadenza spaventosa, specificando che si tratta di episodi riguardanti uomini e donne di tutte le realtà di questo settore. “Il 2019 è stato un devastante pere Forze di Polizia con oltre 60 suicidi - si legge nel sito -. Purtroppo anche il 2020 è iniziato con questo trend negativo, soltanto pochi giorni fa un finanziere si è tolto la vita”.

InfoDifesa.

it ha sottolineato che il suicidio tra gli addetti alle forze di polizia è un allarme da affrontare, un disagio personale provocato da varie cause connesse tra loro. E ha spiegato che non esiste una linea di confine tra la dimensione personale del lavoratore e quella professionale, mentre il rapporto di lavoro è ancora legato al concetto di appartenenza.

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