Cronache

La Cgil ricorda Marchionne ma lo rimprovera: ​"Non volle dialogare"

L'affondo della Cgil: "Marchionne non ha saputo né voluto indirizzare l’azienda che guidava al dialogo e alla collaborazione con una parte importante dei lavoratori italiani"

La Cgil ricorda Marchionne ma lo rimprovera: ​"Non volle dialogare"

Parole di apprezzamento e stima, ma c'è spazio anche ad una dura critica. La Cgil non si smentisce e, dopo la notizia della morte dell'ex ad di Fca, non cambia opinione nei suoi confronti. "La segreteria della Cgil - si legge in una nota - esprime alla famiglia e alla compagna di Sergio Marchionne il suo cordoglio e quello di tutta la Confederazione per la scomparsa del loro congiunto. Sergio Marchionne, cui è sempre andata la stima della Cgil, ha l’indubbio merito di aver salvato un’azienda morente. Uomo di grande intelligenza e capacità manageriale, è stato in grado di non soffermarsi ai problemi di breve periodo, ma di guardare oltre, rivitalizzando e rilanciando un’impresa in grande difficoltà, portando il suo core business nel cuore del mercato automobilistico più importante, facendola diventare uno dei grandi player globali del settore".

"Duro negoziatore, bravo organizzatore, non ha però saputo né voluto indirizzare l’azienda che guidava al dialogo e alla collaborazione con una parte importante dei lavoratori italiani - ricorda la Cgil - Una scelta, sanzionata dalla Corte Costituzionale, costata conflitto, arretramenti, incomprensioni, che si sono riverberati, oltre che nelle relazioni sindacali, nella società e negli sviluppi industriali. L’aver praticato la divisione sindacale e aver abbandonato la contrattazione nazionale, infatti, sono state opzioni non imposte dalla contingenza industriale, finanziaria o economica. Oggi - si legge infine nella nota - mentre permangono molte incognite sul futuro delle produzioni e dei livelli occupazionali in Italia, FCA ha la necessità di adottare un piano industriale e di affrontare i nodi ancora irrisolti che restano e si ripropongono non solo alla nuova dirigenza, ma alla stessa proprietà e ai decisori pubblici".

In una nota Francesca Re David, segretaria generale Fiom- Cgil, scrive che Marchionne è "un uomo con cui in questi anni ci siamo aspramente confrontati e che ha rappresentato un modello di relazioni sindacali, che è stato all'origine di un profondo conflitto con la Fiom. Marchionne è stato un avversario di cui riconosciamo il valore.

Alla famiglia vanno le condoglianze della nostra organizzazione".

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