Coronavirus, ecco la verità sui morti al Sud

Gli esperti hanno più volte ripetuto che il coronavirus non ha travolto il resto dell'Italia come il Nord. Ma lo scenario potrebbe essere molto diverso

Coronavirus, ecco la verità sui morti al Sud

Sono ancora tante le zone d'ombra del nuovo coronavirus da illuminare e altrettante le domande a cui dare una risposta. Non sono solo le origini del Covid-19 a destare dubbi ma anche i numeri riportati nei bollettini ufficiali che quotidianamente segnano contagi, decessi e guarigioni.

Gli esperti del nostro Paese hanno più volte ripetuto che l'onda d'urto dell'epidemia non ha travolto il resto dell'Italia come il Nord. Secondo questa lettura, la Lombardia conta più morti della Cina mentre le regioni del Centro e del Sud, a confronto, assomiglierebbero più o meno oasi felici in cui il coronavirus non sarebbe riuscito a mettere radici profonde. Ma è davvero così?

Come scrive il quotidiano Il Messaggero, i numeri sui morti al Sud non tornano affatto. Basta dare un'occhiata ai dati Istat sull'andamento della mortalità per scoprire che il Mezzogiorno sarebbe ben lontano da essere un'isola felice. Calcolatrice alla mano, nella zona rossa le morti attribuibili al Covid-19 ammonterebbero a 104 ogni 100mila abitanti mentre al Sud a 66 su 100mila. Il confronto lascerebbe presupporre che i decessi al Sud sono un po' più della metà - e non un ventesimo - rispetto a quelli registrati nel Nord Italia.

Numeri sottostimati nel Sud Italia?

La supposizione si basa sui citati dati Istat sull'andamento della mortalità in due periodi comparabili: le prime tre settimane del marzo 2019 e le prime tre dello scorso marzo. Certo, le cifre non riguardano tutti i comuni ma solo una parte ed è per questo motivo che appare quanto mai doveroso utilizzare il condizionale. In ogni caso si nota uno scostamento considerevole tra la mortalità di quest'anno e quella dell'anno scorso. Come se non bastasse i morti in eccesso sono più numerosi dei morti ufficiali per Covid-19 annunciati dalla Protezione Civile.

Sempre secondo la Protezione Civile il numero di morti provocati dal coronavirus per 100mila abitanti è 46,5 nelle regioni della zona rossa (Lombardia, Emilia Romagna, Marche e Veneto) e 2,6 in quelle del Sud, Lazio compreso e 15,0 nel resto d'Italia. Messi così i numeri parlano chiaro: al Sud la mortalità da Covid-19 è circa 20 volte più bassa che nel Nord.

Il discorso cambia se al posto dei numeri forniti dalla Protezione Civile usiamo gli eccessi di mortalità tratti dai dati Istat. In tal caso emerge un quadro capovolto: le morti causate dal Covid-19 sono 104 ogni 100mila abitanti nella zona rossa e 66 su 100mila nel Sud.

Qual è la conclusione di un ragionamento simile? Che per conoscere i morti effettivi e reali per coronavirus è necessario moltiplicare per un certo numero i dati ufficiali.

Il punto è che il moltiplicatore varia da regione a regione. Nel caso in cui venisse davvero confermata una sotto-diagnosi al Sud, significherebbe che nel Mezzogiorno ci sarebbero 9 casi dimenticati su 10.

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