Se Vincenzo Spadafora non si fa nessuno scrupolo a dare del "sessista" all'alleato di governo, Laura Boldrini sembra non aspettasse altro per rintuzzare la polemica e tornare a insultare Matteo Salvini.
Che l'ex presidente della Camera - dopo il caso della "bambola gonfiabile" che aveva tenuto banco sui giornali nell'estate di tre anni fa - prenda "positivamente atto" delle parole del sottosegretario non sorprende. Ma poi rincara la dose e incolpa il vicepremier di una "emergenza odio" che "infetta la società".
"È stato Salvini ad avviare la politica dell’odio che ruota attorno alla ricerca del capro espiatorio", dice la deputata di Leu a l'Huffington Post, "Una volta se la prende con i migranti, un’altra con le istituzioni europee, un’altra volta ancora con chi lavora nei centri di accoglienza. Addirittura è arrivato a prendere di mira il vincitore di Sanremo. Tutto questo infetta la società".
Per la Boldrini il vero male dell'Italia è addirittura la propaganda di Salvini che "ha messo in ginocchio" il Paese: "Ma quale emergenza migranti? Qui da noi la vera emergenza è l’emigrazione, la fuga dei nostri giovani che formiamo e poi regaliamo al resto del mondo", sostiene, "Per non parlare dell’iniquità fiscale e della questione ambientale, assente dal dibattito pubblico. Se questo è un governo…".
Ma ne ha pure per lo stesso Spadafora, reo di essere "un po’ Alice nel Paese delle Meraviglie: era nota a tutti la violenza verbale di Salvini": "Non dimentichiamoci le bambole gonfiabili, oppure le ragazze che lo hanno attaccato esposte nelle sue pagine Facebook o Twitter", dice, "Ecco perché mi
appare poco credibile la posizione di Spadafora. A questo punto deve tirare le somme: vuole restare fedele ai suoi princìpi oppure desidera continuare l’esperienza di governo con chi ha un’opinione opposte alla sua?'".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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