Coronavirus

Il Covid-19 non si ferma: primi 2 morti in Sardegna

Morto il primo contagiato dell'isola. Era un imprenditore di 42 anni, ricoverato dallo scorso 2 marzo

Il Covid-19 non si ferma: primi 2 morti in Sardegna

Il coronavirus continua a colpire tutta Italia. E oggi, la sua scia di morte è arrivata fino in Sardegna, dove sono stati registrati i primi due decessi per Covid-19. Si tratta di un paziente di Cagliare e di uno di Sassari.

Il paziente di Cagliari era stato il primo contagiato dell'Isola, un uomo di 42 anni, ricoverato in rianimazione nell'ospedale Santissima Trinità dal 2 marzo scorso. Nella seconda metà di febbraio, l'imprenditore, titolare di un locale, era stato a Rimini per un viaggio di lavoro e, una volta rientrato in Sardegna, aveva accusato i primi sintomi della malattia, segnalandoli al 118. Poi, dopo circa una settimana era stato trasportato in ospedale, dove era stato ricoverato in rianimazione per polmonite: era rimasto sempre intubato e non si era mai ripreso. Negli ultimi due giorni, le sue condizioni si era aggravate "irrimediabilmente" e i medici avevano dovuto sottoporto alla dialisi. Il 42enne lascia la moglie e un figlio piccolo.

Secondo l'ultimo bollettino della protezione civile, diffuso ieri alle 18, nel corso della conferenza stampa quotidiana, sono 21.157 i casi totali di persone malate di coronavirus, di cui 17.750 risultano attualmente positivi, mentre 1.966 sono guariti e 1.441 deceduti. I numeri sui morti sono ancora da verificare: per loro, infatti, si aspetta la conferma dell'Istituto superiore di sanità. In Sardegna, stando ai dati resi noti ieri, erano 47 i casi totali di contagio da coronavirus: 18 a Nuoro, 16 a Cagliari, 6 a Sassari, 5 in Sud Sardegna e 2 a Oristano.

Intanto, è in corso la pubblicazione dell'ordinanza con cui il presidente della Regione, Christian Solinas, stabilisce che "il traffico passeggeri su linee marittime da e per la Sardegna è sospeso fino al 25 marzo 2020".

Per imbarcarsi, devono essere dimostrate esigenze lavorative, di salute o famigliari, come disposto dal decreto del governo.

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