Il diktat all'ospedale friulano: "Togliere tutti i crocifissi"

La denuncia di un consigliere regionale azzurro: "All'ospedale di Udine è stato ordinato ai dipendenti di rimuovere il simbolo sacro da tutte le stanze e dai luoghi comuni"

Il diktat all'ospedale friulano: "Togliere tutti i crocifissi"

Via tutti i crocifissi dai muri delle stanze e dai luoghi comuni dell'ospedale di Udine: lo avrebbe deciso il dirigente dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria, secondo quanto denuncia Roberto Novelli, consigliere regionale in Friuli Venezia Giulia per Forza Italia.

"Da alcune fonti interne all’Aou - rileva Novelli - è emerso che ai dipendenti della Struttura organizzativa complessiva formazione è stato ordinato di togliere i crocifissi da tutti i muri degli uffici, nonché dai luoghi comuni della palazzina "Ex Infermieri". Ordine. Pur essendo cristiano-cattolici, alcuni dipendenti non hanno manifestato la propria contrarietà a tale atto unilaterale, per non evitare contrasti con la propria dirigente, o eventuali ritorsioni.".

Si tratta, nelle parole dell'esponente azzurro, di un atto inaccettabile che va, "ancora una votla e senza motivo, a ledere uno dei simboli della nostra tradizione e della nostra cultura." Novelli ha inoltre annunciato un'interrogazione in Consiglio regionale in cui si dice pronto a chiedere eventuali procedimenti disciplinari "verso chi è venuto meno alla manifestazione di libertà religiosa dei propri collaboratori sancita dalla Costituzione."

Nel pomeriggio è arrivata la replica dell'Azienda ospedaliera: non c'è stata alcuna rimozione, i crocifissi sono stati tolti solo per consentire i lavori di ritinteggiatura.

Una spiegazione che però non convince Novelli, che si domanda sospettoso perché, allora, non siano stati tolti anche i quadri. Resta da vedere se, al termine dei lavori, i crocifissi torneranno a far bella mostra di sé sui muri.

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