Cronache

Cucchi, l'avvocato di Tedesco minacciato di morte

Minacce di morte sono arrivate all'avvocato di Tedesco, il carabiniere che ha confessato che Stefano Cucchi è stato brutalmente massacrato di botte dai suoi colleghi

Cucchi, l'avvocato di Tedesco minacciato di morte

È stato l'avvocato del carabiniere che ha confessato il brutale pestaggio di Stefano Cucchi a ricevere le minacce di morte attraverso una telefonata arrivata nella notte

L'avvocato di Francesco Tedesco, carabiniere che ha accusato i colleghi del brutale pestaggio che avrebbe portato alla morte del giovane geometra, ha ricevuto una telefonata nella notte. Il legale Eugenio Pini, riferisce Il Messaggero, ha ricevuto una chiamata in cui veniva minacciato di morte. Una voce dall'accento siciliano paragonava Pini al giudice Rosario Livatino, ucciso dalla Stidda, e la stessa voce annunciava giustizia anche per lui.

Pini aveva rilasciato alcune dichiarazioni cinque giorni fa:"Oggi c'è stato uno snodo significativo per il processo, ma anche un riscatto per il mio assistito e per l'intera Arma dei Carabinieri. Gli atti dibattimentali e le ulteriori indagini individuano nel mio assistito il carabiniere che si è lanciato contro i colleghi per allontanarli da Stefano Cucchi, che lo ha soccorso e che lo ha poi difeso. Ma soprattutto è il carabiniere che ha denunciato la condotta al suo superiore ed anche alla Procura della Repubblica, scrivendo una annotazione di servizio che però non è mai giunta in Procura, e poi costretto al silenzio contro la sua volontà. Come detto, è anche un riscatto per l'Arma dei Carabinieri perché è stato un suo appartenente a intervenire in soccorso di Stefano Cucchi, a denunciare il fatto nell'immediatezza e a aver fatto definitivamente luce nel processo".

Il nome di Tedesco è tornato a calcare i rotocalchi degli ultimi cinque giorni dopo che lo stesso carabiniere, imputato insieme ad altri quattro per l'omicidio di Cucchi, ha confessato che il ragazzo era stato brutalmente pestato facendo nomi e cognomi, mentre doveva essere in custodia nelle mani dello Stato.

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