Diede del cornuto al sindaco di Palermo Leoluca Orlando, sei mesi dopo arriva il pentimento. Fabio Picco Di Maria lo scorso gennaio apostrofò il primo cittadino con un epiteto non proprio felice, adesso spinto dal timore di dover subire un processo, cerca ritrattare sull’offesa posta al sindaco. Il video diventò virale nel giro di poche ore totalizzando migliaia di visualizzazioni su Facebook. Il sindaco non lo hai mai querelato ma le immagini sono arrivate ai Pm della Procura di Palermo che hanno aperto le indagini per un presunto reato di oltraggio a pubblico ufficiale. Adesso Picco Di Maria si lascia andare ad alcune dichiarazioni con lo scopo di stemperare i toni e ammorbidire la propria posizione. "Sono certo che saprà capire il perché del mio gesto e saprà perdonarmi – scrive un una lettera di scuse pubblicata da Repubblica – ero nervoso perché non avevo un lavoro, adesso grazie al reddito di cittadinanza sono calmo. Dopo aver rivisto tante volte il video, ho pensato che avrei dovuto criticare in maniera più civile. Devo crescere una bambina piccola e non lavoro – continua -. Mi vergogno a dover chiedere aiuto a mio padre o a mio suocero. Ho perso le staffe, ma ho capito che il sindaco non c’entra nulla con questo".
Nel frattempo l'uomo ha ottenuto il reddito di cittadinanza. "Sì, grazie ai 5 stelle che ho votato. Mi hanno dato il reddito di cittadinanza e sono più calmo. Quel giorno non lo ero, affatto. Ero in giro con mia figlia, ho visto un po’ di confusione e mi sono avvicinato. C’era Orlando. Ho cominciato a fargli domande sui rifiuti che non raccoglie se non viene il Papa e sul perché non era andato alla visita del premier Giuseppe Conte. Lui mi ha risposto che il Presidente del consiglio ci prendeva in giro. Non ci ho visto più e gli ho detto quella frase".
Una frase che ha fatto il giro del web nel giro di pochissime ore. "Tanti mi hanno scritto per farmi i complimenti – racconta -. Tutte persone che non avrebbero avuto il coraggio mio di dire le cose in faccia.
Si sa come sono i palermitani, io per primo: prima si sfogano e poi riflettono. A Orlando ho anche mandato una mail per incontrarci, ma non ho avuto ancora risposte: non gli chiedo lavoro o soldi, spero soltanto che accetti le mie scuse", conclude.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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