Le donne si ribellano a Bonaccini: "Ci usa per fare propaganda"

Il comitato "Salviamo Le Cicogne" smaschera il governatore dem: "Fa un uso spregiudicato dei problemi delle donne e del territorio montano, siamo stanche di essere prese in giro"

Le donne si ribellano a Bonaccini: "Ci usa per fare propaganda"

Stefano Bonaccini finisce nuovamente al centro di una bufera. A parlare è Nadia Vassallo: "Le anticipazioni che Bonaccini ha dato nel confronto con la Borgonzoni sul tema dei punti nascita fanno capire che oggi nell'incontro coi sindaci giocherà d'effetto con promesse legate al futuro". In realtà l'unica azione concreta che dimostrerebbe effettivamente la sua reale intenzione "sarebbe quella di fare una delibera immediata di riapertura, impegno che a quanto pare non intende prendere". La presidente del comitato "Salviamo Le Cicogne", che da anni combatte per la riapertura del punto nascita di Castelnovo ne' Monti, ha lanciato una dura accusa al governatore dell'Emilia-Romagna: "Tutto questo alla vigilia delle elezioni dà l'idea di un uso spregiudicato dei problemi delle donne e del territorio montano. Vorremmo che la Borgonzoni prendesse l'impegno di fare lei la delibera nei primi 100 giorni se verrà eletta".

I due candidati si sono scontrati su Rete7 - ÈTV, nel corso di un confronto televisivo che si è animato proprio sulla sanità. "Ci incontreremo venerdì con il ministro della Salute, li riapriremo quando il governo modificherà i parametri che ce li hanno fatti chiudere", ha promesso Bonaccini. Ma pronta è stata la bordata da parte della leghista Borgonzoni: "Questa regione non ha chiesto deroghe, ora a tre giorni dal voto il Pd dice che vanno riaperti tutti i punti nascita: un atteggiamento che è una presa in giro".

"Beffa elettorale"

Quella dei punti nascita è una tematica piuttosto spinosa per il governatore dem: recentemente, grazie a un'esclusiva de ilGiornale.it, è spuntato un documento che incastra il Partito democratico. Il comitato sulla questione è stato molto chiaro. Non ha espresso assolutamente preferenze politiche, ma non ha fatto mancare critiche all'attuale amministrazione: "Ed ecco qua i tanto decantati fatti: zero, nada, ciccia. Qualcuno la settimana scorsa si era affrettato ad applaudire, altri addirittura ad allinearsi. Come abbiamo già detto questa era una beffa elettorale".

Salviamo le Cicogne ha espresso la propria rabbia per le tante promesse, mai realizzate, fatte negli ultimi giorni in vista di domenica 26 gennaio, quando l'Emilia-Romagna sarà chiamata alle urne: "Dopo aver dato ad intendere che questa settimana riapriva i punti nascita, ora li insabbia nella politica romana, ma lui è l'unico che ha il potere di riaprirli".

Le donne si sono dette perciò "stanche di essere prese in giro da uomini di potere che non capiscono le esigenze elementari delle persone e si nascondono dietro statistiche e trionfalismi".

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