«Quale presidente della Repubblica sono garante della coesione nazionale». Così parlò invece il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in visita a Potenza. Scivolone o lapsus freudiano? Di solito il premier è molto attento a ciò che dice, anche per il ruolo di mediatore tra Lega e M5s che si è dovuto ritagliare. Dunque più probabile la seconda ipotesi.
Ma per il padre della psicanalisi Sigmund Freud, l'errore che si commette è un'espressione indiretta dell'inconscio. Diciamo di essere non ciò che siamo, ma ciò che vorremmo essere. Ovvero l'inquilino del Colle, l'unico che può mandare a quel paese Salvini e Di Maio senza rischiare la poltrona.
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