Pierluigi Bonfiglio, il tossicodipendente 34enne fermato a Genoca per l'omicidio dell'anziana vicina di casa, ha confessato il delitto dicendo di aver fatto "una sciocchezza" ma poi, durante l'interrogatorio, ha accusato il suo pusher.
Aveva detto di aver ucciso la donna di 81 anni, Anna Carla Arecco, perché aveva bisogno di denaro per acquistare stupefacenti. La signora era scomparsa da casa il 28 aprile scorso e nell'appartamento mancavano oggetti di valore.
"Ho perso la testa perché ero sotto l'effetto di stupefacenti e avevo bisogno di soldi per la cocaina", aveva detto subito dopo essere stato fermato. "Ho attirato la donna in casa con un pretesto e poi l'ho colpita alla testa con un oggetto cilindrico che forse poi ho buttato via".
Il corpo dell'anziana è stato ritrovato ieri sera nascosto sotto il letto nella camera di Bonfiglio. A scoprirlo è stata la madre dell'uomo che stava facendo le pulizie ed era stata richiamata dal forte odore proveniente dalla stanza.
Poi, durante l'interrogatorio avvenuto nella notte ha cambiato versione: "Venerdì sera sono salito in casa della signora con un pusher. Mi sono fatto aprire la porta con una scusa.
Lo spacciatore l'ha portata in casa mia e io sono rimasto nel suo appartamento per rubare perché dovevo pagarmi la droga. È stato lui a ucciderla con una spranga di ferro. Io non avevo intenzione di ucciderla", ha detto l'uomo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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