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Greta getta quasi la spugna: "Altri due anni persi per il clima"

Tempo di bilanci per Greta Thunberg, che dal Guardian non si dice soddisfatta di quanto fatto sino a questo momento dalla politica per l'ambiente

Greta getta quasi la spugna: "Altri due anni persi per il clima"

Il movimentismo di Greta Thunberg non ha portato poi così tanti frutti. L'ammissione, in qualche modo, è arrivata dalla stessa attivista svedese, per il tramite di un articolo apparso sul Guardian. I toni sembrano essere quelli di chi, in fin dei conti, risulta piuttosto deluso. L'ambiente non è ancora salvaguardato come si dovrebbe, mentre l'impellenza della questione climatica non viene recepita secondo le indicazioni date dai thunberghisti.

Greta, come ripercorso dall'Huffington Post, è stata lapidaria nelle sue considerazioni: "In questi ultimi due anni - ha scritto - il mondo ha emesso anche oltre 80 miliardi di tonnellate di CO2. Abbiamo assistito a continui disastri naturali in tutto il mondo. Molte vite e mezzi di sussistenza sono andati persi, e questo è solo l’inizio". Il biennio che stiamo per lasciarsi alle spalle non soddisfa le aspettative di chi, incontrandone molti, aveva confidato nelle scelte dei legislatori occidentali.

Nel corso della giornata di domani, la Thunberg ed altri giovani ecologisti avranno l'occasione di esporre le loro argomentazioni alla Cancelliera Angela Merkel, che nel frattempo a presiedere il Consiglio dell'Unione europea, nel turno che spetta alla Germania. La sensazione è che tutti gli immaginifici summit svolti da quando la Thunberg è comparsa sul palcoscenico internazionale non abbiano portato in dote troppi risultati.

Certo, l'ambientalismo è entrato a pieno titolo nelle agende di molti esecutivi da quando Greta ha iniziato a mobilitare le masse delle giovani generazioni, ma dal punto di vista pratico la situazione è ben diversa. Tanto differente che Greta, nella sua disamina, ha proseguito così: "... pacchetti di salvataggio dei governi del G20 stanno fornendo un sostegno significativamente maggiore ai combustibili fossili che all’energia a basse emissioni di carbonio". Un conto è la propaganda, dunque, un altro sono i fatti, che per Greta stentano a concretizzarsi. Probabile che domani Greta ed i suoi insistano con la Merkel proprio sulla necessità di abbattere una volta per tutti i combustibili fossili.

Stando a quanto riportato dall'Adnkronos, la Thunberg ha già segnalato la "assenza di azione politica". Greta è delusa per via della mancata incidenza delle politiche favorevoli all'ambiente:"Il gap fra quello che abbiamo bisogno di fare e quello che effettivamente viene fatto allarga ogni minuto che passa. Abbiamo perso altri due anni di assenza di azione politica", si legge sul Guardian. E un giudizio sulla politica nel complesso? Non particolarmente entusiasta: "discorsi pomposi a la crisi ecologica e del clima non è mai stata trattata come tale".

La pandemia da Covid-19 ha alimentato la centralità delle tematiche ambientali, ma evidentemente non nella maniera sperata dagli ecologisti che domandano di più e meglio.

Le strette di mano con l'ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama sembrano aver funzionato da un punto di vista propagandistico. Poi però c'è la realtà, quella che Greta vorrebbe veder modificata in breve tempo. L'incontro con la Merkel ha già assunto le fattezze di un rilancio.

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