Cronache

I clandestini sputano sull'Italia: "Vi odiamo: non ci date niente"

I migranti che si sono visti rifiutare la richiesta di asilo latitano nelle nostre città e coltivano odio verso l'Italia e gli italiani

I clandestini sputano sull'Italia: "Vi odiamo: non ci date niente"

Sono clandestini, arrivati con l'ondata di migranti che hanno invaso le coste dell'Italia. Hanno fatto richiesta di asilo, ma se la sono vista rifiutare dalla commissione territoriale. Quindi sono irregolari, ma continuano a occupare le periferie d'Italia, le stazioni, producendo degrado. Ma non solo. Perché queste persone nel frattempo si radicalizzano, iniziano a odiare l'Italia che li ha rifiutati.

La Stampa è andata a "visitare" questi clandestini che vivono attorno alla stazione Ostiense di Roma. E le testimoniante che vengono raccolte sono inquietanti. Mustafa, uno dei clandestini intervistati, accusa il governo di non avergli dato quello che sperava. "Sono stato cameriere in alcuni ristoranti - dice - ma ora c’è crisi, mi hanno mandato via. Voi italiani siete tutti uguali appena c’è un problema è con noi che ve la prendete. Eravamo due camerieri, hanno mandato via me che sono straniero mica l’altro che è italiano!".

Non ci sarebbe nulla di strano, ma a chi vuole diritti "tutti e subito" pur senza averne il diritto sembra strano. "Non ho nessun documento - aggiunge Mustafa - non mi avete mai voluto dare nulla e ora sono clandestino, vivo come capita. Non ho nemmeno un posto fisso dove dormire. Quando sono stanco mi fermo. La notte di Capodanno sono finito in ospedale, ero ubriaco. Sono caduto, mi hanno rubato tutto: dal cellulare ai pochi soldi che avevo. Sono rimasto lì mentre mi controllavano, almeno avevo un tetto sulla testa". "L’Italia è una trappola - aggiunge - Se fossi andato in Francia invece di venire qui, avrei una vita vera. Invece dopo aver fatto di tutto, dal facchino all’ambulante, sono qui che sembro un clochard. Lo sai che cosa significa clochard? Non posso nemmeno più andare via, chi mi dà i soldi per partire?"

Parlano in arabo, l'italiano non è gradito. "Siamo arrivati pensando di trovare un lavoro - dice Jama - di poter vivere in modo decente, invece abbiamo perso tutto e siamo rimasti soli in questo Paese che non ci vuole. Nemmeno noi vogliamo l’Italia".

Perché ora la odiano.

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