Coronavirus

Israele, la terza dose è un successo: contagi giù dell'84%

Il terzo richiamo potenzia la dotazione anticorpale ed è stato quindi esteso dalle autorità locali a tutti i cittadini di Israele dai 12 anni in su

Israele, la terza dose è un successo: contagi giù dell'84%

La decisione pionieristica di Israele di avviare la terza somministrazione di vaccini anti-Covid starebbe pagando in termini di rallentamento dei contagi. Gli ultimi dati pubblicati sugli effetti dell'immunizzazione potenziata mostrano infatti il "successo" della scelta delle autorità dello Stato ebraico. L'iniezione aggiuntiva determinerebbe un vero e proprio crollo della positività al Covid tra la popolazione e un aumento della persistenza della dotazione anticorpale.

Nel dettaglio, l'ultimo studio condotto dall'istituzione scientifica Maccabi Healthcare Services sui benefici della terza dose di Pfizer dimostra che chi riceve la terza vaccinazione riduce dal 68% al 48% il rischio di infettarsi a una settimana-13 giorni di distanza dall'iniezione, rispetto a coloro che hanno ricevuto due dosi di medicinale. Lo stesso documento sottolinea inoltre che la protezione anticorpale, per chi riceve la terza dose, registra un forte aumento nel tempo, con un rischio di positività che "crolla dell’84%" dopo due settimane-venti giorni dalla terza inoculazione.

I dati incoraggianti stanno quindi sempre più spingendo le autorità di Israele a premere l'acceleratore sul fronte della campagna vaccinale, dato che la variante Delta continua a contagiare persone nel Paese. L'ultimo bollettino sanitario parla di quasi 11mila infezioni da Covid, ma l'indice di trasmissibilità del virus starebbe leggermente calando proprio grazie alle sempre più persone vaccinate con tre dosi. Le immunizzazioni con la terza dose hanno infatti superato quota 2 milioni e questo, secondo gli esperti, sta finalmente aiutando a contrastare la quarta ondata epidemica. Il fattore R (che indica quanto un positivo può infettare altre persone) è sceso infatti all’1,09 e sono in calo i malati gravi.

Da domenica, la terza dose di Pfizer è stata estesa dal governo Bennett a tutti i cittadini dai 12 anni in su e il primo ministro ha presentato ai suoi connazionali questa decisione come "un privilegio che nessun Paese ancora ha".

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