ISS E VEGA

La International Space Station (ISS) è in assoluto il più importante e ambizioso programma di cooperazione tecnico-scientifica mai intrapreso nella storia, oltre che la maggiore opera ingegneristica realizzata. Dal 2000, quando salì a bordo il primo equipaggio permanente, la ISS (la cui costruzione ha avuto inizio nel 1998) assicura un'ininterrotta presenza umana nello Spazio.

Con i suoi sette laboratori pressurizzati e le nove piattaforme esterne, rappresenta un vero e proprio laboratorio orbitante (a oltre 400 km dalla superficie della Terra) per la ricerca scientifica e tecnologica. Consente di condurre esperimenti in diversi campi, dalla fisica alla chimica, dalla biologia alla medicina e fisiologia, e naturalmente nel campo dell'osservazione dell'Universo e del nostro pianeta.

La ISS è costituita da un complesso di moduli pressurizzati lungo 74 metri e da una struttura reticolare che, estendendosi per 110 metri, sostiene i pannelli solari per la generazione di energia elettrica e i radiatori per la dissipazione del calore in eccesso. La superficie abitabile misura oltre 1.300 metri cubi, per metà realizzati in Italia: il laboratorio Columbus, i nodi 2 e 3 (ribattezzati Harmony e Tranquillity), la Cupola e il PMM (Permanent Multipurpose Module).

Il progetto del lanciatore VEGA è nato nel nostro Paese e in seguito è stato fatto proprio dall'Agenzia Spaziale Europea. L'Italia – con l'ASI in prima fila - ha infatti sostenuto il programma con il 65% dei finanziamenti, seguita dalla Francia con circa il 12,5%. Con quote minori hanno partecipato anche Spagna, Svezia, Svizzera e Paesi Bassi.

VEGA completa la famiglia di lanciatori europei, occupando la gamma di offerta dei lanci per il segmento dei payload di piccola-media dimensione (fino a 1500 kg) destinati alle orbite basse (da 700 a 1000 km di altezza).

Misura 30 metri di altezza (contro gli oltre 50 metri dell'Ariane 5) per una massa al lancio di 128 tonnellate (contro le 710 dell'Ariane 5).

Ha effettuato il primo lancio, perfettamente riuscito, il 13 febbraio 2012 dalla base ESA di Kourou.

Entro il prossimo autunno perfezionerà la sua sesta missione: la sua affidabilità lo ha reso centrale nelle strategie ESA di accesso allo Spazio.

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