L’esorcista: attenti al fascino del guru

Gli italiani che sposano la causa del satanismo sono in costante aumento. Di fatto cresce anche il ricorso agli esorcisti. Ecco il racconto di Don Aldo

L’esorcista: attenti al fascino del guru

Gli italiani che sposano la causa del satanismo sono in costante aumento. Di fatto cresce anche il ricorso agli esorcisti. Uno di loro è Aldo Buonaiuto che al Giorno racconta la sua esperienza. "La forza del guru, il personaggio carismatico della setta che dispone del love-bombing, cioè la parvenza di poter di accogliere la persona in difficoltà come nessun altro, dando affetto a chi soffre. Una specie di trappola. Si punta sulla debolezza promettendola risoluzione immediata del problema ma poi la persona facilmente diventerà vittima", afferma. E ancora: "Quando si è alle prese con gravi malattie anche le persone più razionali di fronte al dramma della salute perdono la razionalità. Tanti casi hanno rivelato un sommerso proliferante di truffatori, ciarlatani, guaritori del nulla, di cui non si parla e invece attivi su tutto il territorio nazionale". A questo punto, l'esorcista parla dei metodi con cui si possa uscire dalla "morsa" del diavolo. "Noi non vogliamo ammettere che le sette sono come prigioni in cui la gente resta plagiata, schiava, ha paura di denunciare. Questo silenzio le fa avanzare. Invece, ci vuole una seria attività di prevenzione da parte delle istituzioni e l’aiuto verso chi decide di liberarsene". "I casi ci sono e sono in crescita, per questo aumentano nelle diocesi le richieste di preti esorcisti abilitati. Si sperimentano con leggerezza sedute spiritiche o messe nere imbattendosi in sette sataniche. Da noi si arriva quando questi forti malesseri non trovano altre soluzioni".

A questo punto Don Aldo fa un esempio: "Pochi giorni fa abbiamo aiutato una coppia che frequentando un bar era stata invitata a una serata che credevano culturale. Il tema era Samhain, divinità delle tenebre, che gestisce la stagione invernale secondo il culto dei celti. L’esperienza si è trasformata in un incubo. A loro insaputa ai drink era stata aggiunta ketamina, droga anestetizzante nota come smemorina o special K. Loro ricordano la chiusura delle porte e la comparsa improvvisa di un personaggio che viene adorato come un dio. Poi più nulla. Quando sono rinvenuti erano al di fuori del locale, con i vestiti lacerati, e doloranti.

Hanno poi appurato in ospedale che la donna era stata anche violentata. Erano terrorizzati. Sono tornati nel locale nei giorni successivi e tutti negavano che la serata si fosse mai svolta. Credevano di essere pazzi. Si sono infine rivolti a noi e li abbiamo aiutati a denunciare".

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