La Lega contro topi e piccioni assume il falco pellegrino

La Lega contro topi e piccioni assume il falco pellegrino

Che la Lega preferisca i falchi alle colombe non sorprende, ma arruolare rapaci che nidificano e prolificano sui tetti delle case di Milano, pronti ad attaccare in volo i piccioni di piazza Duomo, è uno scenario da alte quote che negli animi più pacifici può evocare incubi distopici alla Hitchcock. L'emendamento al regolamento per il benessere e la tutela degli animali, presentato da Laura Molteni, è stato già approvato dal Consiglio comunale di Milano: la Lega intende contenere «lo smisurato proliferare» di piccioni e roditori attraverso «la posa di strutture di nidificazione per il falco pellegrino e, in generale, per tutti gli altri rapaci diurni e notturni, sugli edifici di proprietà comunale e su quelli di nuova costruzione».

I falchi pellegrini sui cieli milanesi non sono una novità. Durante i lavori di ristrutturazione del Pirellone, il grattacielo di 127 metri storico simbolo della Lombardia, una coppia di rapaci fu scoperta sul tetto e dal 2017 i due, ribattezzati Giò & Giulia in onore dell'architetto Giò Ponti e della moglie, nidificano sulle alture metropolitane seguiti notte e giorno da telecamere web e hanno anche dato alla luce Lisa & Lea, nomi leonardeschi scelti con un sondaggio. Vere e proprie mascotte celesti.

Altro è l'allevamento intensivo in batteria perché il falco pellegrino supera i 300 chilometri l'ora, è noto anche per la vista acutissima e si ciba quasi esclusivamente di uccelli catturati in volo. Più veloce di un ghepardo, attacca in picchiata, poi fa cadere la preda sul terreno, dove va a mangiarla.

Meraviglioso e terribile a vedersi tra le vastità delle pianure e sulle rocce ripide, avvincente al cinema e in tv, è da sperimentare in larga scala nelle piazze e per le vie di Milano. Una batracomiomachia da poema greco. Solo mancano le rane.

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