Motta Visconti, parla Carlo Lissi: "Ecco perché ho ucciso moglie e figli"

La confessione di Carlo Lissi, il padre assassino che il 14 giugno del 2014 ha ucciso la moglie e i due figli di 20 mesi e di 5 anni

Motta Visconti, parla Carlo Lissi: "Ecco perché ho ucciso moglie e figli"

Aveva ucciso la moglie e i figli, poi era andato a vedere con gli amici una partita dell'Italia dei mondiali di Brasile 2014. La strage di Motta Visconti è stata risolta in poco tempo. Il marito è stato arrestato pochi giorni dopo l'omicidio. Adesso dopo circa 9 mesi dall'arresto parla Carlo Lissi che spiega i motivi di quel gesto folle. A quanto pare l'uomo aveva una relazione con un'altra donna e temeva di perdere al sua famiglia. Da qui è scattata la follia omicida. "Mi sentivo un ottimo padre e un pessimo marito", ma pensavo a un'altra donna in ogni momento libero, ero innamorato alla follia", ha detto ai magistrati. Poi ha aggiunto: "Lei aveva una relazione e mi ha detto che non avrebbe mai tradito il partner".

Lissi spiega ai magistrati che "alcuni suoi colleghi di lavoro, dopo essersi separati, avevano perso l'affetto dei figli". Poi Lissi racconta quella tragica serata del 14 giugno, quando decise di raccontare alla moglie che provava qualcosa per un'altra donna: "Ha tentato di tirarmi due sberle dopo avermi detto che stavo rovinando una buona famiglia - racconta Lissi - l'ho bloccata e l'ho inseguita con il coltello. Piangeva disperata e gridava 'no', ha tentato di scappare ma l'ho riportata dentro". A questo punto Lissi parla dei figli: "In quel momento non volevo che soffrissero senza il padre e la madre perché li amavo troppo".

Intanto Giuseppina Redaelli, madre di Maria Cristina Omes, la donna uccisa dal marito non riesce a perdonare Lissi: "Chi ha commesso questi delitti deve restare in carcere a soffrire, così come ha fatto soffrire noi. Maria Cristina non mi aveva mai parlato di problemi con suo marito. Senza di lei e senza i miei due nipoti - ha concluso - la mia vita è come fosse finita".

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