In poche ore, un immigrato nigeriano di 34 anni ospite in un centro di accoglienza in provincia di Campobasso, in chiaro stato di alterazione psicofisica dovuta all’assunzione di alcol, si è reso protagonista di due gravi atti di violenza.
Il primo episodio è avvenuto su un autobus che percorreva la Ss 87 nei pressi di Ripalimosani. L’africano, senza motivi, improvvisamente ha dato inizio ad un acceso diverbio con gli altri passeggeri. La situazione era giunta ad un livello di tensione tale che l’autista si è visto costretto a fermare il mezzo e a far scendere l’extracomunitario al fine di garantire la sicurezza a bordo.
I carabinieri, a seguito di una chiamata che segnalava la presenza di un uomo che vagava pericolosamente sulla carreggiata, sono giunti sul posto ed hanno identificato e fermato il sospetto. Dopo un controllo sanitario eseguito direttamente sul luogo per una escoriazione al volto, l’immigrato è stato riaccompagnato nel centro che lo ospita per essere riaffidato agli operatori.
La storia sembrava essersi conclusa qui ma il nigeriano, senza più un minimo di lucidità, si è reso responsabile di un secondo folle atto di violenza avvenuto proprio all’interno della struttura di accoglienza.
La sera stessa, infatti, i Carabinieri sono dovuti intervenire nel centro a causa di un furioso litigio scoppiato tra due stranieri. Da quanto ricostruito grazie all’aiuto dei presenti, attraverso gli operatori del centro e conoscitori della lingua, protagonista di questa vicenda era il già noto 34enne. Quest’ultimo era stato colpito da un altro straniero di 22 anni, suo connazionale, con un pugno al volto che gli ha causato una contusione ad un occhio. Il gesto sarebbe scaturito dall’ accusa, infondata, rivolta al 22enne di essere il responsabile del furto di una collana, peraltro presente al collo dello stesso proprietario.
Riportata la calma, il personale del 118 ha
trasportato il nigeriano presso il pronto soccorso dell’ospedale cittadino per le necessarie cure. I militari, invece, hanno informato entrambe le parti della facoltà di poter sporgere denuncia e raccontare le rispettive versioni.
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