Cronache

Parla lo 007 dei contagi Covid: "Qual è il posto più pericoloso"

Mascherine all'aperto e distanziamento sociale, ma il posto più pericoloso è la propria abitazione: a dirlo è Marino Faccini, "detective" dei contagi

Parla lo 007 dei contagi Covid: "Qual è il posto più pericoloso"

L'aumento di contagi in Italia, così come nel resto d'Europa, sta nuovamente facendo crescere l'ansia tra la popolazione. Al di là dei nostri confini, i governi stanno aumentando le misure di contenimento del virus, mentre in Italia la situazione è ancora al di sotto del livello di guardia. Le norme richiedono l'utilizzo della mascherina all'esterno solo dalle 18 alle 6 del mattino successivo e nei momento in cui si corre il rischio di assembramento, con alcune eccezioni come la Campania, dove in queste ore Vincenzo De Luca l'ha imposto sempre e comunque negli spazi aperti. Ora, invece, Marino Faccini, Ats Città metropolitana di Milano ha rivelato nuove verità sul Covid.

"Oggi usiamo misure come le mascherine e il distanziamento sociale. Il posto più pericoloso? Paradossalmente è fra le mura di casa, dove non c'è distanza né protezione. E' il punto di maggior diffusione del coronavirus Sars-CoV-2 ed è più importante fare bene un isolamento vero. Ma è anche il punto più difficile dove farlo", ha riferito all'Adnkronos Marino Faccini, che di professione fa il contact tracer, ossia il detective dei contagi e dei loro contatti stretti. L'esperto dell'unità operativa complessa Medicina preventiva nelle comunità - Malattie infettive, ha ricordato l'importanza del tracciamento e dell'individuazione dei positivi: "Se non si interviene, il contagio parte. Per esempio in fase 1 abbiamo avuto focolai in quasi tutte le Rsa. Ora abbiamo avuto focolai in gruppi di ritorno dalle vacanze, fra i ragazzi soprattutto per viaggi studio in Paesi come Malta e Grecia. E abbiamo tanti focolai familiari. L'ultimo intercettato questa domenica ha dato un bilancio di 5 positivi su 5. Tutta la famiglia contagiata, con un'infezione partita da un componente del nucleo".

Faccini spiega che buona parte dei contagi recenti da Covid si stanno verificando nei luoghi di lavoro, dove si cerca di intervenire con tempestività attivando le attività di contact-tracing e di tamponamento, sia sui colleghi che sui contatti stretti, quindi i familiari conviventi. Lo stesso lavoro è stato fatto, e si continua fare, quando si individua un positivo che ha effettuato un viaggio e in quel caso si va alla ricerca dei contatti di volo: "Se per esempio sulla linea Olbia-Milano, Madrid-Milano o Lima-Milano ha viaggiato un positivo, si trovano la chiamata inaspettata del contact tracer e devono fare anche loro l'isolamento. In genere sono persone che tornano dalle vacanze, ormai sicure di non aver problemi, ma in aereo il contatto c'è stato".

Faccini spiega che il fenomeno dei contagi da rientro è stato, ormai, riassorbito. L'attuale circolazione del Covid è da imputare al rientro a scuola, alla ripresa delle attività e della socialità, nonostante la richiesta di distanziamento sociale e di utilizzo delle mascherine. "Siamo dunque in una situazione di grande attenzione. Importante è anche l'attività sui servizi alla persona, come parrucchieri, ristoratori, dove facciamo monitoraggio. Facciamo controlli seriali con tamponi. L'importante infatti è identificare i focolai e circoscriverli", ha spiegato Marino Faccini, che all'Adnkronos ha disegnato un quadro diverso rispetto a quello visto a marzo. Una fase intermedia durante la quale i contagi sono più giovani rispetto al passato anche grazie all'acquisizione di una nuova coscienza da parte delle persone più mature, che si spera continuino con questa condotta.

Marino Faccini, quindi, rivolge un appello a una maggiore attenzione da parte di tutti: "Continuare con la prudenza. Noi cerchiamo di fare di tutto per tracciare e testare, ma se le persone si comportano bene riusciamo a contenere la trasmissione. La nostra attività può arrivare fino a un certo punto e il virus non lo puoi fermare facilmente senza la collaborazione dei cittadini, che in questa fase è cruciale.

La persona attenta ci aiuta e aiuta se stessa".

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