Nuove pedine arrivano sulla scacchiera della moda per sferrare l'attacco a re e regine. Tutti hanno il duro compito di dimostrare la propria cultura e il loro potere d'immaginazione. E, cosa più difficile, la capacità di costruirsi un'identità personale. Nominato lo scorso gennaio direttore creativo di Gucci dopo essere stato catapultato sulla passerella della sfilata uomo con non poco clamore, Alessandro Michele affronta la vera prima prova: la sfilata della collezione donna che porta la sua firma e apre oggi il calendario. Dopo l'Accademia di Costume e Moda di Roma e l'esperienza nell'ufficio stile di Fendi per gli accessori, il designer romano, 42 anni, arriva da Gucci nel 2002 assunto da Tom Ford e lavora negli uffici di Londra. Scala diverse posizioni fino a diventare braccio destro di Frida Giannini nel 2011. Oggi è salito sul gradino più prestigioso e insidioso allo stesso tempo. Da lui Marco Bizzarri, presidente e ceo di Gucci, si attende una visione contemporanea della moda. Come dire che quella mandata in scena nelle ultime stagioni con Frida Giannini, non lo era. I fan della griffe aspettano con curiosità il debutto del designer che ha già fatto tanto discutere con la collezione uomo, un ambiguo contagio fra guardaroba maschile e femminile. Strada spianata invece per Lorenzo Serafini che firma per la prima volta la linea Philosophy creata da Alberta Ferretti e presentata per diverse stagioni a New York. Il designer romagnolo poco più che quarantenne entra nel Gruppo Aeffe annunciato da un bagaglio di esperienze di tutto rispetto: un decennio nell'ufficio stile di Roberto Cavalli - Eva Cavalli gli ha fatto pervenire un gran bouquet di fiori in occasione della sua nomina - e cinque in quello di Dolce&Gabbana. «Ho pensato a una donna ragazza, un tipo alla Brooke Shields, romantica ma non stucchevole» anticipa senza nascondere l'emozione di questa direzione artistica. Fra coloro che hanno avuto una scuola di grande peso, c'è pure il siciliano Liborio Capizzi , per sedici anni braccio destro di Gianfranco Ferrè, che per la prima volta presenta le creazioni della sua linea diLiborio, 30 modelli unici tra cui alcuni per uomo, facendole indossare da altrettanti personaggi del mondo dell'arte, del design, della musica. La sfilata evento dal titolo «Mystic Runway» vedrà fra le donne anche Jane Alexander, Veronica Logan, Antonia Dell'Atte, Rosalinda Celentano. Se dici Frances ca Ruffini , tanti pensano alla moglie di Remo, patron di Moncler. Ma gli addetti ai lavori conoscono e apprezzano la designer essendo stata l'artefice del marchio Coast+Weber+Ahaus, appartenuto al gruppo. Ora la signora si presenta come autrice della linea F.R.S - il suo monogramma e allo stesso tempo l'acronimo della linea «For Restless Sleepers» e porta in primo piano la quintessenza del pijama letto in chiave passe-partout. Il motivo? «Sono un'appassionata di pigiami, appena arrivo a casa ne indosso subito uno. Per me non è solo un capo per dormire, puoi indossarlo anche di giorno, al posto di una camicia, per esempio» spiega Francesca dichiarando la fierezza di usare solo tessuti di produzione locale. «A Como ci sono aziende con un incredibile patrimonio e un archivio meraviglioso» dice annunciando la presentazione della collezione nel suo appartamento milanese. Atteso alla sua prima prova da direttore creativo di Ter et Bantine e di Hache, Kostas Mirkudis chiamato da GFM, l'azienda partecipata dal Fondo Opera Italia proprietaria dei brand. Il designer tedesco ha lavorato con Helmut Lang, ha fondato il proprio marchio nel 1996, è stato direttore creativo di New York Industries. Si presentano per la prima volta nella Fashion Week milanese anche i giovani Tomaso Anfossi e Francesco Ferrari, in arte Co/Te, con una installazione tecnologica realizzata in collaborazione con Sony Mobile Communications presso lo Spazio AnniLuce. Durante la performance verrà lanciato in anteprima il Fashion Movie Madly Beautiful (realizzato in collaborazione con il regista Senio Zapruder), che racconta la collezione. Last but not least, ospite dello spazio Armani - il palcoscenico più ambito da un giovane - Vivetta Ponti che dopo aver lavorato nell'ufficio stile di Roberto Cavalli, ha fondato nel 2008 il brand Vivetta posizionandosi nei migliori punti vendita del mondo oltre che nei guardaroba di celebrity come Pixie Lott e Peaches Geldolf.
L'idea di eleganza della designer che adora i gatti e la new wave francese, e colleziona vecchi giocattoli, bambole e libri per bambini vintage? Un mix di poesia e ironia, di amore per gli anni Cinquanta e Sessanta e per il surrealismo, di sapiente armonia fra dettagli inattesi e silhouette contemporanee.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.