Coronavirus

La regione rossa che vaccina prima i vip degli ottantenni

Nel tritacarne finisce anche il giornalista e scrittore Andrea Scanzi, il quale è stato vaccinato perché assiste i genitori anziani. "Ho rispettato le regole", scrive sul suo profilo social

La regione rossa che vaccina prima i vip degli ottantenni

L’Asl di Arezzo ha aperto un’inchiesta interna in merito alla lista dei cosiddetti caregiver, ossia quelle persone che si prendono cura dei familiari ammalati o disabili, in questo caso in attesa del vaccino anti Covid. È polemica in Toscana poiché, se è vero che molti non si sono iscritti all’elenco, pur avendone i requisiti, altri hanno usufruito del beneficio. Tra questi, come riporta il quotidiano Il Giorno, c’è il giornalista e scrittore Andrea Scanzi, il quale è stato vaccinato venerdì scorso al Palaffari di Arezzo. Lo avrebbe fatto saltando la fila delle quasi quindicimila persone che hanno aderito all’iniziativa sul sito della Regione Toscana e che, come lui, hanno i genitori anziani o con patologie specifiche. Scanzi sarebbe rientrato tra i “riservisti”, chiamati all’ultimo momento qualora avanzino delle dosi non inoculate, destinate ad essere buttate nel cestino. Nulla di irregolare sembrerebbe, anche se sarà l’Asl a verificare i fatti, ma il gesto ha provocato malumori e proteste.

Lo stesso giornalista, che aveva postato sul sulla sua pagina Facebook un messaggio in cui informava della sua avvenuta vaccinazione, è ritornato sulla vicenda. Sempre sui social ha commentato: “Questa polemica sulla mia vaccinazione non mi diverte. Per niente. Mi offende, mi ferisce, mi fa incazz… e oltrepassa qualsiasi forma di disonestà intellettuale. Come si fa a definirmi ‘furbetto’ se sono stato io, con orgoglio e dopo aver rispettato le regole, a dare la notizia del mio vaccino?”. In Toscana, comunque, c’è già un’altra indagine della Procura su coloro che avrebbero saltato la fila per ottenere la vaccinazione. Circa mille persone si sarebbero iscritte nella lista del personale scolastico e universitario sotto la voce “altro”, poi eliminata. Si tratta di musicisti, modelle, maestri di tennis e di altre categorie non protette; su questi "privilegiati" si sta indagando.

In regione sono state inoculate più di 500mila dosi dei vaccini anti Coronavirus, ma le polemiche non accennano a placarsi, soprattutto per gli over 80. Resta ancora da chiarire anche l’episodio dello scambio delle pettorine della protezione civile all’esterno del Mandela Forum di Firenze a fine turno, proprio quando vengono chiamati i riservisti. Lì, il caos è stato generato dalla voce che un medico avrebbe vaccinato il figlio facendogli saltare la fila. Anche in questo caso l’Asl ha aperto un’indagine interna. Non è facile evitare i furbetti, in un sistema elefantiaco, senza precedenti in Italia. e le polemiche sono continue.

L’ultima ha riguardato anche gli avvocati e ha investito la vicepresidente della regione Stefania Saccardi, iscritta all’ordine, alla quale, come agli altri novemila legali, è stato somministrato il vaccino.

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