Il principato di Monaco vuole costruire appartamenti di lusso a Ventimiglia

Appartamenti di lusso su un ettaro di superficie, ma anche un’alta scuola di giardinaggio e un parco naturale, a valenza regionale. E’ questo, in soldoni, il progetto della famiglia reale monegasca

Il principato di Monaco vuole costruire appartamenti di lusso a Ventimiglia

Appartamenti di lusso su un ettaro di superficie, ma anche un’alta scuola di giardinaggio e un parco naturale, a valenza regionale. E’ questo, in soldoni, il progetto della famiglia reale monegasca che in un terreno di proprietà, di circa venti ettari, situato al confine Italo francese di Ventimiglia, nei pressi dei famosi Giardini Botanici Hanbury, vuole portare a termine una vasta operazione immobiliare.

Ieri sera, il Consiglio comunale di Ventimiglia - con gli otto voti favorevoli della maggioranza, compreso quello del sindaco Enrico Ioculano (Pd) - ha approvato l’accordo di programma, con l’adozione delle varianti al Piano urbanistico e a quello Paesistico.

Un primo step, verso la realizzazione di un progetto milionario che sarà sicuramente in grado di dare una nuova veste a una delle zone più suggestive della Liguria, con un versante a picco sul mare dal panorama invidiabile, che spazia dalla Costa Azzurra alla Riviera ligure di Ponente e con, di fronte, la Corsica.

Non è la prima volta che il principato di Monaco conclude un’operazione finanziaria proprio a Ventimiglia. Di pochi anni fa è l’acquisizione del costruendo porto turistico da parte della società dei Porti di Monaco. Come contropartita, la famiglia reale monegasca verserà al Comune ottocentomila euro di oneri di urbanizzazione e realizzerà opere pubbliche per sei milioni.

Tra queste: un parcheggio di 100 posti auto e cinque pullman destinato a servire i Giardini Hanbury, una scuola di alta specializzazione in giardinaggio gestita dall'Università di Genova e un parco di sedici ettari di valenza regionale in zona Mortola "che resterà di proprietà privata a uso pubblico - ha spiegato il vicesindaco Silvia Sciandra - in modo che gli oneri di manutenzione non ricadano sul Comune".

Al privato è stato chiesto anche di recuperare la sentieristica che dai Balzi Rossi conduce fino a porta Canarda e la riqualificazione di un immobile esistente che dovrebbe ospitare un centro di lavorazione di prodotti agricoli e un frantoio.

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