La Puglia dice "no" al trasferimento dei rifiuti da Roma

I rifiuti della capitale verrebbero trasferiti nel Salento e nella zona di Foggia. La sezione di Manfredonia della Lega: "non vogliamo pagare per l’incapacità pentastellata del sindaco di Roma Virginia Raggi"

La Puglia dice "no" al trasferimento dei rifiuti da Roma

A Roma è emergenza rifiuti e sono stati trovati quattro siti pugliesi in cui possono essere smaltiti. La Regione, che già combatte contro le discariche abusive (pare sia ai primi posti della classifica), ora dovrebbe anche accollarsi i rifiuti romani tra il Salento (nei Comuni di Cavallino, Ugento e Poggiardo) e la zona di Foggia.

Si tratterebbe di 300 tonnellate di rifiuti indifferenziati al giorno provenienti da Roma. La richiesta è stata avanzata dalla municipalizzata dei rifiuti capitolina per l'attivazione di un accordo temporaneo tra le Regioni Puglia e Lazio che consenta il trattamento delle eccedenze di produzione dei rifiuti di Roma. La cosa fa discutere già da un po' di giorni. "Forse non sono e non siamo stati chiari: se decine di tonnellate di rifiuti dalla capitale arriveranno nella discarica di Cavallino, a pochi passi dal nostro centro abitato, faremo le barricate e li costringeremo a tornare indietro". È quanto promette il candidato sindaco di San Donato, in provincia di Lecce, Cesare Taurino. E si chiede che Gianfranco Grandaliano (commissario dell'agenzia regionale pugliese dei rifiuti) e Michele Emiliano facciano dietrofront.

Il no arriva anche dalla provincia di Foggia, da Manfredonia, dove Antonio Novelli della Lega ha dichiarato "È arrivato il momento di dire basta allo stupro continuo della nostra provincia, di essere considerati una discarica, non vogliamo pagare per l’incapacità pentastellata del sindaco di Roma Virginia Raggi, la sua mancanza di conoscenza, mista alle loro mille contraddizioni hanno determinato una vera emergenza sanitaria nel ciclo dei rifiuti, il costo di tale schifo non può essere pagato da noi foggiani".

Grandaliano ha spiegato come da Roma sia caduto l'occhio sulla Puglia "in virtù di dati Ispra dai quali risulta che la Puglia è l'unica a trattare al cento per cento i rifiuti indifferenziati". "Disponiamo di 10 impianti la cui capacità - ha aggiunto - è superiore in alcuni casi, soprattutto in seguito all'aumento della raccolta differenziata, alle quantità effettivamente smaltite." E rassicura tutti dicendo che il trasferimento dei rifiuti non avverrà nei mesi di luglio e agosto, mesi in cui in Puglia c'è il pieno di turisti.

Non sono mancate chiaramente le polemiche da parte del Movimento Cinque Stelle pugliese.

"Prendiamo atto della singolarità della posizione dei colleghi del Movimento 5 Stelle, che hanno presentato da oltre un anno una proposta di legge (non ancora discussa) ‘Verso un’economia circolare a rifiuti zero’ sulla falsariga del modello seguito nella capitale. E hanno inizialmente espresso una ferma contrarietà all’ipotesi, ‘perché è assurdo pensare di accogliere rifiuti da altre regioni quando in Puglia si è fatto poco o nulla per chiudere il ciclo dei rifiuti’ (cit.). Salvo poi ripensarci, venendo così incontro all’amata sindaca Virginia Raggi e formulando una nuova, inedita teoria, quella della ‘modica quantità di rifiuti’ che rende tutto sommato tollerabile il sacrificio richiesto ai pugliesi. La nuova formula magica pentastellata è quindi la seguente: Rifiuti zero a Roma, il resto in Puglia. Così circolano non solo l’economia, ma anche i camion diretti ai nostri impianti di smaltimento.

E le opinioni in libertà, all’insegna della coerenza del rigore”. Ha dichiarato in una nota Giannicola De Leonardis, consigliere della Regione Puglia per il Movimento Schittulli - Area Popolare.

Intanto sul sito dei grillini pugliesi, tutto tace.

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