Ragusa, ministro Orlando: "No a processi paralleli"

Dopo aver inviato gli ispettori a Ragusa, il ministro rompe il silenzio: "Ricostruire i fatti tramite le forme previste dalla legge"

Ragusa, ministro Orlando: "No a processi paralleli"

"Credo che sia interesse di tutti che la ricostruzione dei fatti avvenga tramite le forme previste dalla legge, cioè tramite l’accertamento che il Ministero dispone".

Dopo aver inviato gli ispettori a Ragusa per verificare perché per due volte il pm ha liberato un indiano clandestino che aveva provato a rapire una bimba, il ministro della giustizia Andrea Orlando commenta in prima persona l'accaduto: "Da un alto bisogna valutare se c’è stato una correttezza nell’azione della magistratura e dell’altro evitare che si celebrino processi paralleli o processi al processo che non sono previsti nel nostro ordinamento",

spiega il ministro, "È importante, invece, che tutto segua le regole e anche che la valutazione degli atti sia fatta non in modo emozionale e intuitivo ma sia fatta sulla base dei fatti che il ministero sta raccogliendo".

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