Mark Zuckerberg ha fama di essere uomo progressista, aperto alla tutela dei diritti e in particolare di quelli delle minoranze. Eppure proprio il fondatore di Facebook è stato criticato da un gruppo di rom che chiedono l'introduzione di un'emoticon dedicata proprio alle popolazioni nomadi. Un'emoticon che, al momento attuale, ancora manca.
L'iniziativa è partita dal candidato al consiglio comunale di Lucca Fiorello Lebbiati, di origine sinti-rom. Che in piena campagna elettorale ha preso carta e penna e si è rivolto proprio a Zuckerberg per rivolgergli una richiesta che colpisce, attraverso una lettera pubblicata dalla redazione fiorentina de La Repubblica.
"Ho 34 anni e sono un papà come te - scrive - Sono un attivista rom e sinto e lavoro da anni nel sociale. Ti scrivo da una piccola cittadina toscana ( Lucca) a nome di molti ragazzi da tutta Italia. Alcuni di noi, pur essendo nati in Italia, non vengono tutt’ora riconosciuti come cittadini italiani a causa della mancanza di leggi idonee nella legislatura italiana. In Europa siamo13 milioni di rom e sinti, nel mondo 15 milioni e circa la metà ragazzi"
Quindi, la richiesta di aggiornare il social network: "Usiamo Facebook quasi tutti i giorni, ci raccontiamo attraverso post o una foto, commentiamo gli stati degli amici [...
] Per questo vorremmo proporre a fb e whatsapp di aggiungere nelle emoticon la bandiera del popolo Romanì, per permettere a tutti noi di sentirci riconosciuti ed accettati dai nostri social preferiti". Lebbiati si dice "carico di fiducia": ora resta solo da vedere se Zuckerberg accoglierà la sua richiesta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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