San Ferdinando, incendio nella nuova tendopoli: morto un immigrato

Un immigrato è morto la scorsa notte nella nuova tendopoli di San Ferdinando, in provincia di Reggio Calabria, a causa di un incendio. La struttura è situata a poche centinaia di metri dalla vecchia baraccopoli smantellata all’inizio di marzo

San Ferdinando, incendio nella nuova tendopoli: morto un immigrato

Tragedia la scorsa notte nella nuova tendopoli di San Ferdinando, in provincia di Reggio Calabria, gestita dalla Caritas e che attualmente ospita oltre 800 immigrati.

Uno straniero, di cui non sono ancora note le generalità, è morto in un incendio che, secondo una prima ricostruzione, si è sviluppato in un angolo di una tenda, l’unica da sei posti, dove erano posizionati alcuni cavi elettrici. Sul posto sono subito intervenuti i vigili del fuoco che sono riusciti in breve tempo a domare le fiamme.

La tendopoli si trova a poche centinaia di metri dalla vecchia baraccopoli, smantellata nelle scorse settimane, nella quale 3 immigranti nell’ultimo anno hanno perso la vita proprio a causa di incendi. La struttura, realizzata alcuni anni fa dalla Protezione civile, è vigilata ed è stata attrezzata anche con presenza di servizi igienici e presidi sanitari.

Per garantire una più decente sistemazione agli immigrati, all'inizio di questo mese la tendopoli è stata ampliata così da consentire il trasferimento di una parte degli stranieri che viveva nella fatiscente baraccopoli, fatta di baracche in lamiera, plastica e cartone, abbattuta il 7 marzo. I vigili del fuoco e la polizia scientifica sono al lavoro per accertarle cause che hanno scatenato l’incendio. Sun quanto accaduto è intervenuto il ministro degli Interni, Matteo Salvini: "Siamo addolorati per la morte di una persona a San Ferdinando: se fosse successo nella baraccopoli abusiva il bilancio poteva essere ben più pesante.

Teniamo alta l’attenzione: al Comune di San Ferdinando abbiamo appena riconosciuto 350mila euro per gestire la situazione post-sgombero. L’auspicio è incrementare sempre di più controlli, legalità e assistenza per evitare sfruttamento, degrado e tragedie" conclude Salvini.

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