Giulio, Manuel e Miriam: chi sono i giovani morti a Ferrara

Le vittime, con una età compresa tra i 21 ed i 28 anni, lavoravano all’Iper Tosano a Ferrara. Il loro amico che guidava l’auto da ubriaco è rimasto ferito

Giulio, Manuel e Miriam: chi sono i giovani morti a Ferrara

Una buona cena, le risate, una trascinante musica e qualche bicchiere di troppo. Per 4 giovani, la serata di ieri trascorsa in una discoteca doveva essere una festa, un momento per staccare dalla routine quotidiana e divertirsi senza pensare al lavoro e alle inquietudine della vita. Purtroppo, però, per quei giovani di età compresa tra i 21 ed i 28 anni il destino aveva riservato una drammatica sorpresa.

Tre dei quattro ragazzi, infatti, non sono tornati a casa. E non torneranno più, lasciando un vuoto incolmabile nel cuore dei propri genitori. L’auto sulla quale viaggiavano dopo la notte di baldoria è finita fuori strada schiantandosi contro un albero.

Per i giovani, il prematuro incontro con la morte è avvenuto alle 2:15 in via Modena a Vigarano Mainarda, in provincia di Ferrara, poco prima del rettilineo che porta in città. Sul posto, dopo il tremendo schianto, sono intervenuti i carabinieri, i vigili del fuoco e personale del Suem.

Fra le vittime, due sono veneti: Giulio Nali, un 28enne di Occhiobello, e Manuel Signorini, 23 anni di Salara in provincia di Rovigo. La terza persona deceduta è Miriam Berselli, 21 anni, di Ferrara. Tutti morti sul colpo, incastrati tra le lamiere dalle quali i vigili del fuoco con fatica li hanno liberati dopo ore.

L’unico ad essere sopravvissuto alla tragedia è l’amico di 23 anni che stava guidando la Mazda 3 e che è rimasto ferito. Il giovane è stato trasportato in codice rosso all’ospedale di Cona dove è tutt’ora ricoverato: nonostante le ferite riportate nell’impatto non sarebbe in pericolo di vita.

Tutti i ragazzi erano impiegati all’Iper Tosano a Ferrara. Il più grande di loro era una guardia giurata. Sul luogo di lavoro doveva vegliare sulla sicurezza dei dipendenti e dei suoi amici: la scorsa notte niente ha potuto contro la sorte che ha reclamato la giovani vite, tra cui la sua.

La sorte, certo. Ma nella tragedia vi sono responsabilità umane. Il conducente della vettura, l’unico a salvarsi, nel corso della serata in discoteca aveva bevuto. E anche tanto. Dagli esami tossicologici. è emerso che il 24enne aveva un tasso alcolemico pari a 1,30, quasi tre volte superiore al limite consentito dalla legge.

La scarsa lucidità combinata alla velocità sostenuta e all'asfalto umido sono stati gli elementi alla base della tragedia.

L’auto sarebbe uscita di strada una prima volta per, poi, schiantarsi contro un platano una volta ritornata sulla corsia. Il pubblico ministero di turno ha disposto il trasporto delle salme all’istituto di Medicina legale e ordinato l’autopsia.

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