Scritte su Anna Frank e Hitler prima del derby tra Arezzo e Siena

In un sottopassaggio della supertstrada Siena-Bettolle, nel comune di Sinalunga (Siena), è apparsa questa scritta: "Hitler tifa Arezzo, Anna Frank tifa Siena". Condanna unanime

Scritte su Anna Frank e Hitler prima del derby tra Arezzo e Siena

Un vecchio adagio recita così: la mamma dei cretini è sempre incinta. Ricordate le polemiche per le figurine con il volto di Anna Frank e la maglia della Roma? Qualcuno sembra essersi ispirato e, non sapendo cosa fare, ha pensato bene di prendere una bomboletta spray e vergare una scritta che si ispira a quanto è accaduto allo stadio Olimpico di Roma. Aggiungendo, però, stupidità alla stupidità. Leggete cosa è comparso in un sottopassaggio della superstrada Siena-Bettolle, nella zona di Rigomagno, frazione del comune di Sinalunga (Siena). "Hitler tifa Arezzo, Anna Frank tifa Siena".

La scritta arriva a poca distanza dal derby calcistico di serie C tra Robur Siena e Arezzo, in programma il prossimo 26 novembre. Immediata la condanna da parte dei sindaci delle due città toscane coinvolte. "Immaturi, sconsiderati, incoscienti. Giudico così coloro i quali hanno scritto quella frase. In quelle righe non c'è tifo né motteggio, solo insensatezza. Niente a che fare con lo sport", ha commentato il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli. "Ignoranza e violenza - ha aggiunto - è ciò che rivelano certi gesti. E' sempre più urgente proteggere il calcio e lo sport tutto da questa deriva riprovevole".

Gli risponde il sindaco di Siena, Bruno Valentini: "Pochi giorni fa - scrive su Facebook - siamo rimasti tutti turbati per l'uso insultante dell'immagine di Anna Frank, la bambina perseguitata e sterminata insieme a tanti altri ebrei dalla ferocia nazista, come sfottò verso tifosi avversari. Oggi in un sottopasso al confine fra le province di Arezzo e Siena, si legge questa scritta demenziale in vista del prossimo derby toscano fra le squadre delle due città. Ci sarà sicuramente qualcuno che pensa o che dirà che ci sono cose più importanti di cui occuparsi oppure che si tratta di offese di cattivo gusto, ma in fondo innocue. Ma non bisogna abbassare la guardia, tanto più dopo la brutale aggressione fascista avvenuta ieri contro un giornalista a Roma. Spero e chiedo che le Forze dell'ordine individuino i colpevoli, per processarli ed impedire loro di entrare in uno stadio di calcio. Ai tifosi della Robur invece chiedo di sostenere con energia ed entusiasmo la propria squadra, con senso di responsabilità e senza cadere nelle provocazioni".

"No alla bravata, troppe volte ci trinceriamo dietro a questa parola", tuona il sindaco di Sinalunga (Siena), Riccardo Agnoletti. Da lui arriva una condanna "senza mezzi termini nei confronti di chi ancora usa la propaganda fascista infangando la memoria di simboli della lotta contro il nazifascismo ed i principi fondativi della Costituzione e della Repubblica italiana". Poi anticipa che la sua amministrazione comunale "si attiverà attraverso una denuncia contro ignoti e chiederà all'Anas, oltre all'intervento di ripulitura, di organizzare insieme alla locale sezione dell'Anpi una iniziativa volta a valorizzare quel luogo come momento di sviluppo della memoria storica e dei principi democratici che hanno fondato l'Italia e l'Europa dopo gli anni bui del nazifascismo".

​Al di là delle normali polemiche e delle (solite) strumentalizzazioni politiche, scritte di questo genere nulla hanno a che fare non solo con il calcio ma neppure con la sana e persino rabbiosa rivalità tra tifoserie.

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