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Se la povertà del papa è una grandezza che rilancia l'umano

Riufiuta la berlina per tornare in pulmino coi cardinali, rifiuta la croce d'oro per tenere la sua di ferro e rifiuta il servizio di sicurezza per incontrare i fedeli: un papa povero

Papa Francesco I si affaccia alla loggia
Papa Francesco I si affaccia alla loggia

"Voi sapete che il Papa è vescovo di Roma, ma sembra che i miei fratelli cardinali sono andati a prenderlo quasi alla fine del mondo, siamo qui". Siamo qui, appunto, in un presente che, con la rinuncia di Joseph Ratzinger e l'elezione di Jorge Bergoglio, riporta al centro del cuore umano la Chiesa, non come istituzione ma come luogo vivo di fede. Papa Francesco esce dal Conclave abbracciando il popolo cattolico e chiedendo di pregare per lui e per il Pontificato che ha appena iniziato. Santo Padre Papa da nemmeno di un giorno e già emergono con forza le prime caratteristiche del suo carattere, la semplicità e la decisione.

Nel briefing con i giornalisti, il direttore della sala stampa vaticana padre Federico Lombardi ci ha tenuto a raccontare che, questa mattina, papa Francesco ha preso le sue valigie alla Casa del Clero e "ha pagato il conto, per dare il buon esempio". Un'attenzione che riscalda il cuore e colpisce profondamente. Un gesto semplice che la dice lunga su dove guarda il Santo Padre. "I diritti umani sono violati non solo dal terrorismo, la repressione e le uccisioni - amava dire papa Francesco quando era ancora cardinale di Buenos Aires - ma anche dall’esistenza di condizioni di estrema povertà e di condizioni economiche ingiuste, che sono all’origine delle grandi diseguaglianze". Da subito, quello che è salito al soglio di San Pietro è un papa povero, di una povertà che lo avvicina maggiormente al popolo che guida. Nella cappella Sistina ha ricevuto l’atto di omaggio da parte dei cardinali stando in piedi e senza sedersi sul seggio che era stato preparato davanti all’altare. E ancora: non appena condotto nella Stanza delle Lacrime, infatti, la sala dove il neo Pontefice abbandona una volta per tutte la talare rossa da cardinale per indossare la veste bianca da Pontefice, c’è stato un braccio di ferro con il Maestro delle Celebrazioni liturgiche. Monsignor Guido Marini avrebbe, infatti, proposto al neo papa di indossare, sopra la veste bianca, la mozzetta di velluto rosso bordata di ermellino e la croce d’oro. "Questa la mette lei - avrebbe detto Papa Francesco con piglio deciso - io mi tengo questa, la croce di quando sono divenuto vescovo, una croce di ferro". La stessa scena si è ripetuta questa mattina, mentre Papa Bergoglio si accingeva a raggiungere la basilica di Santa Maria Maggiore, luogo di culto mariano, dove ha voluto compiere una preghiera per ringraziare la Madonna. "Lasciate la basilica aperta - ha chiesto ai suoi collaboratori - sono un pellegrino e voglio andare a pregare da pellegrino tra gli altri pellegrini". Poco prima che lasciasse la basilica, è stato, infatti, avvicinato da una giovane coppia di sposi che hanno chiesto la benedizione per la donna incinta e il piccolo di cinque mesi.

Dopo l’elezione, papa Francesco è tornato alla Casa Santa Marta nel pulmino utilizzato per la navetta con la Cappella Sistina insieme ai confratelli, anziché utilizzare la berlina d’ordinanza targata SCV1 (Stato della Città del Vaticano) che spetta al Pontefice romano. "Così come era venuto è voluto tornare con tutti gli altri cardinali", ha raccontato Lombardi sottolineando la "forma estremanente semplice" del nuovo Pontefice che oggi si è dimostrato insofferente anche alle rigide misure di sicurezza. "Non mi servono le guardie, non sono un indifeso", ha protestato. Parole però, in questo caso, ovviamente vane. L’era di un Papa che possa andare in giro liberamente per le vie di Roma e magari essere avvicinato dalla gente non è ancora arrivata. Tuttavia, se queste sono le premesse, molto c’è da aspettarsi in quanto a sorprese dal primo Pontefice sudamericano della storia.

Il motto episcopale di Jorge Mario Bergoglio è la frase latina "miserando atque eligendo", che descrive l’atteggiamento di Gesù verso il pubblicano che "guardò con misericordia e scelse".

È l'esperienza della misericordia, è l'esperienza di Cristo verso i peccati dell'uomo. E la povertà scelta da papa Francesco indica che il centro di tutto non è il successore di San Pietro, ma quello che il successore di San Pietro indica.

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