"Sei di destra? Non puoi suonare: qui ci sono i profughi"

La denuncia di un musicista militante di destra escluso da un concerto perché all'evento erano presenti anche dei profughi

"Sei di destra? Non puoi suonare: qui ci sono i profughi"

Razzismo al contrario. Se sei di destra e vicino a te devono esibirsi anche dei profughi, vieni messo all'angolo. Anzi: escluso dal concerto. È successo a Monselice, dove un musicista e militante di destra, Federico Donegatti,si è visto bloccare la performance musicale perché le sue idee politiche avrebbero potuto infastidire i profughi ospitati nel paese. L'uomo ha ora presentato un esposto alla Procura per discriminazione "al contrario".

L'avvocato di 40 anni, suona il tamburo sciamanico e il gong tibetano. Strumenti che rientrano nella musicoterapia di cui è appassionato. Tra le sue passioni, però, c'è anche la politica. È schierato a destra: non dovrebbe esserci niente di strano, considerando che sia la Fiamma Tricolore che Forza Nuova (con cui si è candidato sindaco) sono partiti che più volte si sono legittimamente presentato alle elezioni. Ma non per gli organizzatori del concerto al Parco Buzzaccarini di Monselice.

"In occasione di quel concerto - Federico Donegatti al Mattino di Padova - racconta mi è stato intimato, da membri dell’associazione che gestisce gli eventi musicali nel parco, che la manifestazione non si sarebbe svolta se io avessi avuto intenzione di suonare". E il motivo è assurdo, anzi discriminatorio: "Tutta colpa delle mie idee politiche. Lo scorso maggio, a Rovigo, sono stato candidato a sindaco per il Movimento sociale Fiamma Tricolore e Forza Nuova. Tengo però a specificare come non abbia mai mischiato la politica con la suonoterapia, che per definizione non può avere colore politico".

La sua vicenda ora arriva sul tavolo del procuratore di Padova, dell'assessore regionale alla Cultura, Cristiano Corazzari, e del sindaco Francesco Lunghi. "Ritengo - aggiunge l'uomo - che l’atto perpetrato nei miei confronti sia altamente lesivo e discriminatorio del diritto inviolabile e costituzionalmente garantito di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione che trova riconoscimento nella Costituzione". Poi: "Un tale comportamento contrasta con il carattere dell’associazione che gestisce il bar e il palco degli eventi musicali che dovrebbe essere di apolitico e favorevole al pluralismo delle idee".

La giustificazione (peggiore dell'accusa) arriva però dall'associazione che ha organizzato l'evento: "Oltre ad “Armonie Naturali” - commentano - in quella giornata si doveva esibire anche un gruppo di profughi ospiti a Monselice. Appreso l’impegno politico di Donegatti, abbiamo temuto che il musicista potesse portar con sé anche amici e militanti di Forza Nuova, creando una convivenza difficile da affrontare e che poteva degenerare. E’ stata una semplice scelta organizzativa e di sicurezza. Abbiamo comunicato la nostra esigenza alla responsabile di “Armonie Naturali”, che ha compreso e non si è minimamente opposta".

Insomma, se ci sono i

profughi le persone di destra non sono ben accette. Anche se sono al concerto non in veste politica ma come di semplici cittadini. Ma si sa: quelli di destra sono brutti e cattivi. Quindi devono stare a casa.

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