Coloro che parlano delle cose di cui sono competenti finiscono col dire cose che sembrano di destra. Crollate le cosiddette ideologie, non resta dunque altro che la nevrosi a separare destra e sinistra, ma è sempre più difficile seguire la linea di confine. Alla sinistra ruspante spettava il privilegio della fantasia aggressiva e incompetente. Poi, arrivata al governo per intervento alieno, la stessa sinistra scopre di essere costretta a rispettare la realtà che, per sua natura, purtroppo, è di destra, in irreparabile conflitto nevrotico con la sinistra che non alloggia a Palazzo Chigi. A quest'ultima non resta che invocare il Medioevo, muovere guerra al mondo moderno, al liberalismo, agli Ogm, al petrolio, al nucleare e magari anche ai vaccini, che i virus non abbiano a soffrire. La sinistra dentro il Palazzo non riesce più a nascondere il suo senso di colpa per il fatto che non è possibile governare se non come farebbe un governo di destra. Ne consegue un'eruzione inarrestabile di banalità. Lo abbiamo visto con la morte del povero Casaleggio e lo vediamo ora con la questione del Brennero.
Qualcuno dovrebbe accorgersi che è contro banalità e ipocrisia che si dovrebbero erigere muri e barriere, perché le parole inutili
generano illusioni fatali e morti reali. Federica Mogherini, alta rappresentante dell'Europa abortita, farebbe bene a scriverselo sul quaderno delle dichiarazioni televisive: l'ipocrisia fa molti più morti del filo spinato.
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