La Società europea di teologia è intervenuta sulla lettera di Joseph Ratzinger. La vicenda della missiva del papa emerito, del resto, continua a far discutere. Benedetto XVI è stato in qualche modo accusato di aver parlato, dopo l'addio al pontificato, nonostante avesse promesso di non farlo. E alcuni teologi del vecchio continente, adesso, sembrerebbero sostenere argomentazioni diverse, ma comunque tese a mettere in discussione le posizioni espresse nella missiva dal papa emerito.
Secondo quanto si legge su Repubblica, infatti, "la valutazione positiva del Papa Emerito Benedetto XVI sul lavoro e sulla teologia di Papa Francesco" non è bastata alla Società in questione, che ha evidenziato "con dispiacere la critica rivolta a uno degli autori della raccolta di libri che ha dato origine alla lettera, vale a dire il professor Peter Hünermann, che è fondatore, primo presidente e ora presidente onorario della nostra società". Il professor Hünermann, come i lettori ricorderanno, è un teologo progressista e in qualche modo antiratzingeriano, che il papa emerito ha ricordato essere tra i promotori di iniziative teologiche antipapali nel corso del suo pontificato.
Il Vaticano, insomma, anche se non si capisce bene per iniziativa di chi, aveva chiesto al papa emerito di scrivere una "breve e densa pagina teologica" d'introduzione ad undici "piccoli volumi" su La teologia di Papa Francesco, tra i cui autori figurava e figura uno degli storici oppositori di Benedetto XVI.
L'European Society for Catholic Theology, adesso, è scesa in campo in difesa di Hünermann attraverso il suo massimo vertice, il presidente Marie-Jo Thiel che ha scritto di ritenere "che la fedeltà ecclesiale del professor Hünermann sia irreprensibile. Fu il suo zelo a una fedeltà genuinamente ecclesiale, che insieme riconosce e facilita una pluralità di validi approcci teologici, ad averlo portato alla creazione dell’Esct nel 1989". E ancora: "Era anche l’anno nel quale gli eventi politici che si stavano svolgendo nell’Europa centrale e orientale garantivano nuova libertà e nuove opportunità per la cooperazione teologica ed ecclesiale".
Hünermann, insomma, non sarebbe in nessun modo associabile ad una presunta mancanza di fedeltà nei confronti del pontefice. "In effetti - scrive sempre Thiel - crediamo che il leale servizio dell’Esct alla missione della Chiesa abbia superato la prova del tempo e continui ancoraoggi a facilitare una pluralità autenticamente cattolica di approcci teologici in risposta alle molte e urgenti sfide affrontate dalla nostra Chiesa in Europa. Per tutto questo siamo molto grati all’ispirazione e alla lungimiranza del professor Hünermann".
Un teologo tedesco, l'ultimo citato, che nel 1989 aveva sottoscritto un documento in opposizione alla Veritatis Splendor, cioè all'enciclica di Giovanni Paolo II che ha esteso il campo dell'infallibilità papale anche alla teologia morale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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