Stasi, retroscena dal carcere: parlano di Fisco, diventa una "belva"

Un deputato dem va a trovarlo e lui reagisce così sulle tematiche fiscali

Stasi, retroscena dal carcere: parlano di Fisco, diventa una "belva"

Alberto Stasi ha una vera e propria passione per il Fisco. Dopo la condanna a 16 anni per l'assassinio della sua fidanzata Chiara Poggi a Garlasco si è consegnato subito al carcere modello di Bollate per l'espiazione della pena. Il giorno dopo, come racconta Franco Bechis su Libero, è andato a trovarlo un parlamentare del Pd, Giacomo Portas, che è anche a capo del movimento de I Moderati. Lo ha trovato incredibilmente sereno e tranquillo, vista la situazione. Poi però Stasi gli ha chiesto: "Cosa fa in Parlamento? Di che si occupa?".

E Portas: "Sono presidente della commissione bicamerale sull'anagrafe tributaria, mi occupo soprattutto di fatturazione elettronica e di tasse...". Apriti cielo. Stasi, che durante i vari processi ha iniziato a fare il commercialista, si è messo subito a discutere di tasse. E più ne parlava, più diventava una belva: "Prenda l'Imu, cosa dobbiamo fare noi commercialisti? Avete cambiato le regole otto volte in sette anni. Un casino. Non parliamo poi delle proprietà indivise dei separati o divorziati. Le regole sono confusissime, non si riesce a venire a capo di nulla. In Parlamento sembrate godere a complicare la vita a noi professionisti...".

Un diluvio di domande, chiarimenti e vibrate proteste. Una "belva". "Non riuscivo più a venire via, saremo stati un'ora e mezzo a discutere - racconta Portas - quel ragazzo ha una vera passione per il fisco".

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