Cronache

Non ha la mascherina sul volto Polizia porta via un "no mask" dalla manifestazione

La "marcia della liberazione" a Roma ha portato in piazza il malcontento di qualche centinaia di cittadini contro le scelte "liberticide" del governo

Non ha la mascherina sul volto Polizia porta via un "no mask" dalla manifestazione

Momenti di tensione in piazza San Giovanni a Roma per l’intervento delle forze dell’ordine che hanno portato via uno dei manifestanti "no mask" che non indossava il dispositivo di protezione. "Vergogna, vergogna" e "libertà" hanno urlato i manifestanti agli agenti che caricavano l’uomo senza mascherina su una camionetta. Un altro manifestante, dopo l’episodio, si è avvicinato appositamente agli agenti (sempre senza mascherina) chiedendo di essere arrestato.

La persona fermata, secondo quanto si è appreso, si era rifiutato di fornire le proprie generalità. "Arrestateci tutti", "Vergogna", "Buffoni". Così urlano alcuni manifestanti dopo che il ragazzo è stato portato via dai poliziotti per essersi rifiutato di mostrare i documenti. Una folla di uomini e donne in piazza San Giovanni ha attaccato gli agenti schierati in servizio di ordine pubblico gridando contro "una dittatura ormai insostenibile". "Muovono l’esercito per controllare che indossiamo e non dovrei avere paura? Mussolini e Hitler con la scusa dell’emergenza ci hanno dominato", dice un uomo.

Il manifestante, poco dopo, è stato rilasciato. "Sono venuto qui in piazza San Giovanni per manifestare il diritto di fare ciò che si vuole senza imposizioni. Sono stato fermato da un dirigente delle forze dell’ordine in giacca che non si è qualificato. Quando mi ha chiesto i documenti gli ho semplicemente risposto che avrebbe dovuto fare lo stesso con me. Per questo mi hanno portato via, nonostante avessi con me mia figlia di 12 anni. Sono stato costretto a lasciarla in piazza, fortunatamente non era sola. Mi hanno caricato su una camionetta prima e su una volante poi per portarmi al commissariato qui vicino, San Giovanni". Poi l’uomo ha aggiunto: "Mi hanno detto che la multa dovevano farmela perché c’erano le telecamere e non potevano evitare. Gli ho detto che stavo camminando e non riuscivo a respirare, ho fatto scrivere che stavo facendo attività motoria. La multa non la pago e metto l’avvocato".

La manifestazione ha un’idea di fondo ben precisa: la minaccia del Covid è stata utilizzata dal governo per imporre una dittatura sanitaria. I partecipanti, in Piazza San Giovanni, sono stati qualche centinaia. Decine, però, le persone senza mascherina, che rivendicano orgogliosamente di non portarla. Ci sono stati attimi di tensione, come riporta il Corriere della Sera, tra i manifestanti e un giornalista di Fanpage (che viene strattonato da un membro dell’organizzazione) e tra manifestanti e polizia (come abbiamo scritto).

La "marcia della liberazione", a San Giovanni, è accompagnata da idee chiare: lavoro, reddito, democrazia e sovranità, anche se si mescolano altre istanze (il no alle multinazionali, la moneta sovrana, lo stop al 5G). Tra gli aderenti ci sono l’ex pentastellata, Sara Cunial, l’ex giornalista Rai, Fulvio Grimaldi, e il filosofo Diego Fusaro. Uno degli organizzatori, Alessandro Gallo, ha spiegato: "Non è una manifestazione contro l’obbligo delle mascherine, ma siamo per la libertà di scelta terapeutica".

Oltre a questa manifestazione ne sono previste altre due: una alla Bocca della Verità, organizzata dal movimento del generale Pappalardo. L’altra al Colosseo Quadrato, ideata da un gruppo di estrema destra. Gli organizzatori della manifestazione a Piazza San Giovanni ci tengono a precisare che non hanno nulla a che vedere con la protesta alla Bocca della Verità organizzata da neofascisti e negazionisti. "È falso che siamo negazionisti, dato che non neghiamo affatto l’esistenza del virus. Mentre ne denunciamo il suo utilizzo politico, a partire da quello stato d’emergenza che si vorrebbe prorogare all’infinito, anche per mettere in secondo piano l’emergenza sociale provocata dalle scelte del governo".

Ieri, il capo della polizia Franco Gabrielli, ha firmato una direttiva in cui invita i questori a intraprendere interlocuzioni dirette con i promotori delle manifestazioni. Le manifestazioni, spiega la direttiva, saranno autorizzate purché rispettino la forma statica, il distanziamento sociale e la mascherina. Nel caso in cui i promotori rifiutassero il rispetto delle misure anti Covid, le manifestazioni non saranno autorizzate.

E le forze dell’ordine dovranno intervenire per scioglierle.

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