Terni, protesta dei genitori atei: "No allo spettacolo in chiesa"

Due genitori non credenti minacciano di chiamare l'avvocato. La scuola costretta a spostare lo spettacolo nei locali del comune

Terni, protesta dei genitori atei: "No allo spettacolo in chiesa"

Sembra quasi una guerra santa all'incontrario. Ad ogni Natale, la stessa storia: polemiche sul presepe, sui canti natalizi, sulle recite a soggetto religioso. Perché, nonostante il 25 dicembri si celebri la nascita di Gesù, a qualcuno il carattere religioso della festa proprio non va giù e anzi vorrebbe cancellarlo.

A Terni in una scuola d'infanzia è stata annullata la tradizionale recita di prima delle feste per le proteste dei genitori non credenti di un bimbo. Lo spettacolo era stato allestito nella vicina chiesa di Santa Maria del Carmelo unicamente per mancanza di spazio. Ciononostante, qualcuno ha giudicato che anche solo lo svolgimento della recita in un ambiente consacrato fosse discriminatorio per tutti.

Così il Comune ha dovuto mettere a disposizione alcuni locali "laici" che accontentassero le esigenze dei genitori contrari allo spettacolo in chiesa. I due, secondo quanto riportano le agenzie, avrebbero addirittura minacciato di rivolgersi ad un avvocato, inviando una lettera di protesta alla scuola.

Dalla scuola, stupefatti, avevano cercato di spiegare che non si trattava di una scelta ideologica e men che meno attuata con intenti discriminatori: "Da anni utilizziamo quella chiesa - spiega la vicepreside della Falcone-Borsellino, Antonella Alunni -, perchè qui a scuola non abbiamo spazi idonei per ospitare gli alunni e i genitori di tre sezioni. In questo istituto sono iscritti anche bambini di altre religioni, ma finora non c'erano mai stati problemi del genere".

Pare inoltre che alcuni genitori, irritati per la protesta dei loro omologhi contrari alla recita in chiesa, abbiano organizzato, per il 20 dicembre, uno spettacolo "autonomo" organizzato nella location originaria. Il caso è addirittura approdato in Parlamento, oggetto di un'interrogazione dell'azzurro Laffranco.

"Tra poco - sostiene il parlamentare di Fi - dovremo chiedere il permesso agli stranieri pure per partecipare alla Santa Messa di Natale. Chi viene nel nostro Paese deve imparare a rispettare la nostra cultura e le nostre tradizioni, mentre certi atteggiamenti supini delle istituzioni rischiano di creare assurde situazioni in cui sparute minoranze riescono a imporre logiche di veto alla stragrande maggioranza delle famiglie italiane"

Appena questa mattina, a Solbiate Olona, nel Varesotto, un'altra recita scolastica è stata spostata dall'interno all'esterno della locale chiesa per le proteste di alcuni genitori non cattolici.

Di fronte alle insistenze di chi obiettava che recitare al chiuso fosse un fatto di semplice buon senso, per evitare ai piccoli una brutta influenza dovuta ad una prolungata esposizione al freddo, non c'è stato niente da fare: la recita si è svolta sul sagrato.

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