Cronache

Torna la libertà di movimento: così si può andare in vacanza

Tempo di vacanza anche in epoca Covid: via libera al green pass europeo per ritrovare la libertà di spostamento senza confini

Torna la libertà di movimento: così si può andare in vacanza

C'è l'ok per il green pass europeo, che si unirà a quello italiano. In queste ore il Consiglio Ue e il Parlamento Europeo hanno trovato l'accordo per il certificato Covid che nelle intenzioni dovrebbe servire per ritrovare la facilità di movimento all'interno dell'Unione, garantendo nuovamente la libertà di vacanza e spostamento ai cittadini europei. Tuttavia, come si specifica nell'accordo, non ci sarà "una precondizione per esercitare il diritto alla libertà di circolazione".

L'intenzione del green pass è quella di certificare l'avvenuta vaccinazione dei soggetti con i preparati approvati esclusivamente dall'Ema. In caso di vaccini che non sono stati inclusi nella lista di quelli consentiti dall'agenzia europea del farmaco, la scelta se riconoscerli o meno spetterà ai singoli Stati che se ne assumeranno la responsabilità. Non essendo obbligatoria la vaccinazione contro il Covid, con il green pass verrà anche certificata l'esecuzione di un tampone risultato negativo entro un limite temporale ancora da definire prima di iniziare la vacanza.

Il documento è ancora in via di definizione e di strutturazione. Pertanto ci sono ancora alcuni dettagli che devono essere chiariti prima della definitiva entrata in vigore a regime del green pass. Per esempio, nel momento in cui il documento verrà presentato ed entrerà in vigore non sarà ancora valida come discriminante per gli spostamenti liberi la mera certificazione di guarigione. Il test sierologico che fornisce indicazioni sulla formazione degli anticorpi già senza aver effettuato il vaccino sarà una prova che avrà efficacia solo tra qualche tempo e con un atto delegato. Fonti del Parlamento europeo fanno sapere che il regolamento entrerà in vigore a partire dal 1 luglio 2021 e resterà valido per un anno.

Nella sua posizione negoziale, il Parlamento aveva posto alcune condizioni per dare l'ok al green pass. Per esempio, i test dovranno essere universali, accessibili, tempestivi e gratuiti in tutta l'Ue, in modo tale da non creare discriminazioni di sorta. I certificati Covid non dovranno essere documenti di viaggio e i Paesi Ue non dovranno imporre quarantene o test ai titolari dei certificati, in modo tale da garantire la libera circolazione in vacanza.

Ora l'obiettivo da raggiungere è quello del riconoscimento del green pass europeo a livello mondiale ed è su questo che si sono spostate le discussioni delle ultime ore dopo l'approvazione per i viaggi in Europa. La Commissione Europea già nei giorni scorsi aveva specificato che "Non è un passaporto vaccinale ma un certificato che specifica lo stato di salute in merito alla pandemia, se si è stati vaccinati, o se si è effettuato un tampone o se si è immuni dopo aver avuto l'infezione".

L’europarlamentare di FDI-EC Nicola Procaccini, coordinatore per il Gruppo dei Conservatori nella Commissione Libertà civili, giustizia e affari interni del Parlamento europeo, a margine della riunione interistituzionale durante la quale Parlamento e Consiglio hanno raggiunto un accordo sul Regolamento che darà il via al Certificato digitale covid dell’UE ha commentato: "Almeno 100 milioni dal budget UE destinati all’acquisto di test da destinare gratuitamente ai cittadini, nessuna misura restrittiva aggiuntiva all’ingresso per chi proviene da altri Stati membri , salvo motivi impellenti dettati dalla necessità di proteggere la salute pubblica e, soprattutto , un sistema unico armonizzato a livello europeo essenziale per la ripresa del settore turistico ed economico nel suo complesso: sono soddisfatto".

L'europarlamentare ha poi aggiunto: "Grazie all’impegno dei Conservatori europei non si chiamerà più Certificato verde digitale: non potevamo accettare che un mezzo utile a garantire il pieno ripristino della libera circolazione UE diventasse un’ennesima occasione per strumentalizzare il tema ambientale. Così come è grazie alle nostre pressioni che il certificato avrà una durata temporale limitata ad un solo anno". Procaccini, quindi, ha concluso: "A partire dal 1 luglio i cittadini europei potranno tornare a muoversi liberamente entro i confini europei: basterà essere in possesso di un certificato vaccinale, di una prova di test PCR o antigienico negativo, o di un certificato di guarigione: un risultato fondamentale per salvare la stagione turistica alle porte".

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