È indagato per omicidio colposo plurimo, lo studente di 28 anni che ieri sera ha travolto e ucciso un'egiziana incinta e suo figlio di 4 anni in viale Famagosta a Milano. Il giovane è risultato negativo al test dell’alcol e degli stupefacenti. Abita in zona, a poca distanza dalla casa delle vittime. È stato accompagnato in stato di choc all’ospedale.
"Stiamo cercando di ricostruire in modo dettagliato e minuzioso l’incidente", ha detto il comandante della polizia locale di Milano, Tullio Mastrangelo, "Per qualche motivo a noi sconosciuto la donna ha deciso di attraversare in superficie invece di sfruttare il sottopassaggio. Ora sono in corso i rilievi per capire in che senso ha attraversato".
N.S.M., casalinga di 29 anni, è passata in un punto senza strisce pedonali e poco illuminato, finendo per essere travolta dalla Citroen Xsara Picasso del giovane. "La donna e il bambino sono stati colpiti dallo spigolo anteriore sinistro dell’auto", ha raccontato Mastrangelo, "La donna è stata sbalzata in avanti di 25 metri, il figlio di 46, stiamo ancora verificando alcuni dettagli, come il senso di attraversamento e la velocità del veicolo. Il bambino di 4 anni non è stato trovato subito perché non era visibile e non sapevamo che fosse presente sul luogo dell’incidente. Solo in un secondo momento il marito della donna e padre dei bambini ci ha detto che anche il figlio doveva essere con lei, e l’abbiamo cercato".
Monta intanto la polemica per quello che, con il passare delle ore, si configura sempre più come un incidente che si poteva evitare. "Improvvisamente abbiamo sentito uno schianto, senza una frenata prima", dice D.G., uno dei tassisti che ieri sera stazionavano davanti alla fermata della metropolitana, "In un luogo come questo dovrebbero esserci delle barriere per impedire alle persone di attraversare, come è stato fatto in via dei Missaglia". "Non servirebbe a nulla", replica un suo collega, D.C., "Anche i pedoni devono rispettare le regole della strada e non mettere a rischio se stessi e gli altri. È uno scandalo che l’investitore adesso sia stato indagato per omicidio colposo". Maggiori controlli anche per le auto sono poi invocati dal Codacons, che chiede al Comune di montare "almeno" tutti i 24 autovelox previsti in città.
"Oggi, a distanza di oltre 10 anni da quando sono stati previsti, per l’associazione dei consumatori sarebbe ormai opportuno prevedere di installare i più moderni tutor al posto degli autovelox, dato che rafforzano ancor di più la sicurezza delle strade", spiegano, "In ogni caso, dato che nel gennaio del 2013 il Comune di Milano ha annunciato di voler installare 10 di quei 24 autovelox. Oggi il Codacons chiede almeno, e per l’ennesima volta, di installare tutte le 24 postazioni previste fin dal 2003".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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