Treviso, truffata una donna: lo spasimante le spilla 20mila euro

Si era innamorata di quell’uomo più giovane di lei di una decina d’anni, imprenditore affermato e pronto a comprare un terreno a Treviso dove costruire una villa per loro due

Treviso, truffata una donna: lo spasimante le spilla 20mila euro

Si era innamorata di quell’uomo più giovane di lei di una decina d’anni, imprenditore affermato e pronto a comprare un terreno a Treviso dove costruire una villa per loro due. Sembrava tutto perfetto che qualche sospetto doveva farlo venire. Invece una cinquantasettenne si è fatta spillare quasi 20.000 euro prima di capire che in realtà quell’uomo la stava raggirando per avere i suoi soldi. E così, dopo la denuncia ai carabinieri, è arrivata la condanna a un anno e tre mesi di reclusione per il sedicente imprenditore romagnolo.

Dopo che si erano conosciuti in una chat nell’ottobre del 2012, la donna ha creduto alle promesse di una vita assieme. La sfortunata protagonista di questa storia d’amore, finita tra denunce in un’aula di tribunale, è una dipendente delle Poste di 57 anni. A trarla in inganno, riuscendo a spillarle 18.650 euro in appena tre mesi, era stato un imprenditore di Rimini di 48 anni. Chiamato a rispondere dell'accusa di truffa, l'uomo è stato condannato a un anno e tre mesi di reclusione e al pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva da versare alla vittima, che si è costituita parte civile con l'avvocato Andrea Zambon, di 18 mila euro.

I due, come racconta la Triubuna di Treviso, si sarebbero conosciuti in chat e poi avrebbero approfondito l’amicizia su Facebook. Il quarantottenne si era presentato come un imprenditore attivo nel ramo della costruzioni e delle ristrutturazioni, con cantieri aperti in tutt’Italia e delle commesse importanti per la ricostruzione di edifici dopo il terremoto in Emilia.

Dopo essere entrati in confidenza sulle chat, sono iniziati i primi incontri tra i due a Treviso, dato che l’uomo aveva iniziato a venire sempre più spesso in città. L'imprenditore aveva anche detto alla donna di aver acquistato un terreno in via Pasteur dove avrebbe costruito una villa: metà sarebbe andata in vendita, l'altra metà sarebbe stata la loro nuova dimora.

Da qui però sarebbero nati i primi problemi: essendo a corto di liquidità per i mancati pagamenti da parte della pubblica amministrazione, l'uomo avrebbe iniziato a chiedere dei prestiti alla sua compagna per mandare avanti i lavori della villa. In tutto quasi 19 mila euro che in più tranche la donna ha versato dall'ottobre al dicembre 2012. Infine lo ha denunciato.

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