Un delitto efferato, una vendetta maturata dopo le ripetute violenze. Accade in Turchia dove una donna era costretta a compiere atti sessuali che poco avevano a che fare con l'amore. Infatti, erano più simili a quelli che si vedono nei film pornografici. Per questo Gönül S, una donna di 49 anni, si è "liberata" del suo aguzzino prendendo la peggiore delle decisioni: lo ha decapitato.
La vittima, Osman T, era un pensionato di 67 anni: da 20 giorni aveva preso in moglie la donna. Tra i due, però, le cose non andavano benissimo, dato che il marito era solito abusa ed usare violenza sulla moglie, fino al punto più estremo di degenerazione. "Voleva fare sesso tutti i giorni, mi costringeva a fare le cose che fanno sui canali pornografici tedeschi: voleva imitare tutto quello che facevano in tv", ha raccontato sconvolta Gönül S.
La donna, che ha un figlio di 12 anni da un altro matrimonio, sostiene di essere stata più volte picchiata da Osman T. quando si è rifiutata di assecondare le richieste molto spinte del marito.
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