Le Fiamme gialle non sono solo i temuti controllori fiscali dei recenti blitz. L’ultima operazione in stile Indiana Jones della Guardia di finanza somiglia più alla trama di un film d’azione che a un’asettica indagine contabile. Il tesoro perduto era il sarcofago delle Quadrighe, capolavoro romano in alabastro del III secolo dopo Cristo celebre per una serie di altorilievi che rappresentano una corsa di quadrighe al Circo Massimo. Era stato rubato nel 1991 dall’altare della chiesa romanica di Aquino, sulle colline del Frusinate, e da allora se ne erano perse le tracce.
Ventuno anni dopo il sarcofago è tonato a casa. Dopo lunghe ricerche e foto pubblicate nella lista delle opere d’arte più ricercate, gli uomini della Guardia di finanza di Roma, guidati dal maggiore Massimo Rossi, l’hanno scovato a Londra. Il furto del sarcofago nel 1991 fece notizia. Il reperto, venuto alla luce alla fine dell’Ottocento, dal secondo dopoguerra si trovava nella chiesa della Madonna della Libertà. I ladri lo portarono via approfittando dei lavori di ristrutturazione in agosto, ma fu quasi subito recuperato. Per poi essere trafugato una seconda volta nella notte tra il 2 e il 3 settembre.
Il ritrovamento risale in realtà all’estate scorsa. Il sarcofago era nella collezione di Robert Hecht, uno dei più celebri antiquari americani, il cui nome è stato spesso legato a vicende di traffici di opere d’arte. Il collezionista l’avrebbe comprato, proprio nel ’91, per oltre un miliardo di lire. Hecht è finito sotto processo nel 2005 e aveva cominciato a trattare le restituzione di alcuni dei suoi pezzi pregiati. A febbraio è morto e il suo esecutore testamentario ha preso contatto con l’avvocatura di Stato italiana. La trattativa, condotta dall’avvocato di Stato Maurizio Fiorilli insieme alle Fiamme gialle, è finita con la restituzione del sarcofago della Quadrighe.
Consegnato all’ambasciata italiana a Londra, è arrivato ad Aquino via Fiumicino. Il parroco l’ha ricevuto dalla Guardia di finanza e sta valutando se rimetterlo al suo posto o, per ragioni di sicurezza, nel vicino museo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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