Ieri su Il Giornale Marco Cubeddu ha recensito il nuovo romanzo dei Wu Ming, L'armata dei sonnambuli. I Wu Ming però, venuti a conoscenza in anticipo su Twitter della recensione in uscita, senza averla ancora letta, sentenziavano con il loro account: «incagabile», dando vita a un botta e risposta su Twitter fra l'autore dell'articolo e il collettivo di scrittori («Proprio non ci frega se il nostro libro ti ha fatto schifo o ne sei entusiasta»). Quello che colpisce è la stroncatura preventiva a una stroncatura immaginaria. Del libro dei Wu Ming, infatti, Cubeddu parlava bene. Ma per il collettivo Il Giornale non è un interlocutore politicamente sostenibile.
Pubblicare con Einaudi, di Berlusconi, naturalmente sì (ma fingendosi duri e puri, presentando il libro nei centri sociali). Chissà quale onta, cui certo non sono abituati, vedersi recensire con sguardo imparziale su un giornale non allineato. Elogiati in quanto scrittori pop? Come spiegarlo ai propri lettori con kefiah e sampietrini?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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