La chiamata a raccolta, seppur incisiva nei toni, non ha nulla di graficamente provocatorio, né il cromatismo sguaiato di chi vuol farsi notare per forza. Una sobrietà che forse renderà ancor più irritante (e imbarazzante) agli occhi di Massimo DAlema liniziativa con cui la popolazione del ghetto di Roma ha voluto fargli sapere che il 23 gennaio, presso il Palazzo della Cultura (lex scuola Vittorio Polacco) dove il vicepremier è stato invitato per partecipare alla presentazione di un libro non è affatto il benvenuto.
«Fuori dalle istituzioni ebraiche i nemici di Israele», è scritto sui fogli bianchi comparsi ieri nelle strade del ghetto di Roma. Subito a fianco, linvito alla comunità ebraica a prender parte al sit-in di protesta «contro la visita dellon. Massimo DAlema» organizzato davanti allex scuola martedì prossimo alle 19, in concomitanza con il dibattito sul volume di Luca Riccardi intitolato «Il problema Israele, diplomazia italiana e Pci di fronte allo Stato ebraico. 1948-1973», alla presenza del leader Udc Pierferdinando Casini.
Il clima, con lapprossimarsi dellappuntamento, si va facendo incandescente. Nonostante nei giorni scorsi alcuni rappresentanti della comunità ebraica (a cominciare dal neoassessore alla cultura e promotore dellevento Luca Zevi) abbiano gettato acqua sul fuoco rivendicando lopportunità del confronto nonostante la diversità di vedute con il vicepremier, si dice che fra le strade del ghetto il tam-tam si vada intensificando, e una parte della comunità sia decisa a impedire lingresso nel Palazzo della Cultura al ministro diessino immortalato in piena crisi libanese a braccetto con un deputato Hezbollah.
Come andrà a finire lo sapremo soltanto martedì, salvo colpi di scena nei prossimi giorni. Linvito al sit-in di protesta affisso con evidenza sui muri del ghetto non porta alcuna firma, ma ad oggi non risulta che qualcuno abbia avvertito lesigenza di prenderne pubblicamente e ufficialmente le distanze. Di certo negli ultimi mesi le occasioni di polemica aperta fra i rappresentanti della comunità ebraica e il titolare della Farnesina non sono mancate.
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