L’apertura di un dialogo fra il Dalai Lama e la Cina è una delle principali richiese dei governi occidentali e dei sostenitori della causa tibetana. Pechino ha finora accusato la "cricca" del Dalai Lama di aver organizzato le recenti proteste a Lhasa. A Seattle, il leader spirituale tibetano ha sottolineato che la spinta del presidente cinese Hu Jintao verso "una società armoniosa" mostra che il partito comunista cinese è "in uno stato di trasformazione".
"Presto o tardi, il partito
comunista cinese dovrà accettare la realtà e agire di conseguenza" verso il Tibet, ha detto ancora il Dalai lama, secondo il quale la Cina merita di poter diventare una superpotenza ma al momento manca di "autorità morale".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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