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Davis, Lettonia battuta Ma che fatica restare in B

Gulbis batte Seppi, che era avanti due set a zero, e tocca a Starace (schierato al posto di Fognini dopo il successo nel doppio) regola Juska ed evitare la serie C all'Italia

Davis, Lettonia battuta 
Ma che fatica restare in B

Montecatini - A Montecatini l’Italia del tennis si salva dalla retrocessione in serie C. Abbiamo fatto tutti un gran tifo e siamo molto felici di un risultato che alla vigilia sulla carta appariva più facile. La Lettonia poteva contare su un solo tennista di valore, Ernest Gulbis, e gli azzurri per vincere non avrebbero dovuto avere eccessivi problemi. Rispettando le classifiche Gulbis aveva portato il primo punto battendo Fognini mentre Andis Juska aveva dimostrato i propri limiti nel match contro Andreas Seppi. Sabato capitan Barazzutti, schierando Seppi-Starace in doppio aveva concluso la seconda giornata in vantaggio per 2-1. Ieri nel primo singolare ci siamo illusi che Seppi potesse concludere il confronto tra Italia e Lettonia battendo il loro fortissimo n° 1: difatti l’azzurro aveva conquistato i primi due set per 6-3, 7-5. Ma proprio su quel vantaggio Gulbis ha ritrovato la misura dei colpi per portarsi due set pari. C’è stato un ultimo guizzo di Seppi che grazie a un break è scappato 3-1 nel quinto ma ci eravamo illusi! A quel punto la luce si è spenta e l’azzurro ha finito per arrendersi 6-3, 7-6, 6-3.

Il delicato punto della vittoria è stato affidato a Starace che, giocando con molta saggezza, ha battuto Juska 6-3, 6-4, 7-6. «Non è mai facile giocare contro un avversario che si è obbligati a battere perché è meno buono in classifica. Oltretutto su un punto decisivo», ha commentato Potito. Corrado Barazzutti ha lodato la squadra complimentandosi soprattutto con Filippo Volandri che ha accettato di buon grado la decisione del capitano di lasciarlo in panchina. Martedì a Londra avverrà il sorteggio per la Davis 2009.

I nostri possibili avversari sono la Gran Bretagna, il Belgio, la Slovacchia, l’Ucraina, il Sud Africa, la Macedonia, la Bielorussia e la Polonia.

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